sabato 12 luglio 2008

Genesi di una delusione

Ho aspettato per anni un partito come il PD perchè sono uno dei molti italiani laici che non si sono mai identificati in nessuna delle due chiese, comunista e democristiana, che hanno dominato la scena politica e culturale italiana fino agli anni novanta. La prima delusione è stato il modo in cui sono state organizzate le primarie per l'elezione dell'assemblea costituente, con un sistema farraginoso per garantire l'elezione ai quadri di DS e Margherita ed un segretario già preconfezionato. Per la delusione non ho partecipato alle primarie ed oggi so che avevo visto giusto. Tuttavia alle elezioni politiche di aprile condivisi e appoggiai con entusiasmo il programma del PD e la strategia di Veltroni e feci la campagna elettorale tra conoscenti e amici mettendoci la faccia, come non avevo mai fatto in passato. Seconda delusione: di fronte ad una sconfitta inaspettata (si diceva, allora, per male che vada Berlusconi avrà uma maggioranza risicata al senato come Prodi) si sarebbe dovuta aprire una discussione seria nel partito, magari con un congresso anticipato e, perchè no, con le dimissioni del Segretario, magari poi respinte dal partito. Niente di tutto ciò è avvenuto. Terza delusione: Veltroni dichiara di voler aprire una stagione di dialogo con Berlusconi sulle riforme. Tutti, anche i bambini, in Italia sanno che con Berlusconi è possibile solo il monologo, il suo, che Berlusconi per le riforme e gli Italiani ha mostrato sempre un interesse irrisorio rispetto a quello gigantesco mostrato per i suoi interessi personali. L'esperienza fallimentare della bicamerale guidata dal prode D'Alema non ha insegnato niente? Quarta delusione: i lavori della seconda convocazione dell'assemblea costituente, nonostante la partecipazione degli eletti si fosse ridotta a circa un terzo, sono stati considerati validi, anche se l'On. Parisi, più per motivi personali che per altro, avesse sollevato un'eccezione di democraticità. L'elezione degli organi dirigenti è stata quindi una cooptazione dall'alto di fatto, come un pò tutte le decisioni importanti del partito. Diciamo che se rinnovamento c'è stato nel PD c'è stato nelle parti basse, cioè nella base che non conta nulla ma che serve a sostenere, a legittimare quelli che contano, come i piedi che servono a trasportare la testa ma vanno dove la testa decide.e non godono di nessun prestigio, tant'è che se si vuole offendere uno si dice: ragioni con i piedi. Diciamo che noi, la base del partito che, tra l'altro ancora non c'è perchè, per qualche oscura ragione non si fa partire il tesseramento, siamo stati trattati con i piedi o, meglio, come i piedi. Quinta e decisiva delusione: di fronte a leggi definite palesemente incostituzionali da eminenti costituzionalisti e pericolose per la tenuta della democrazia, quindi in una situazione di oggettiva emergenza democratica, alcuni intellettuali e politici organizzano una manifestazione di protesta per l'8 luglio, invitano Veltroni ed il PD a partecipare e Veltroni risponde che lui non parteciperà (dirà poi 'aggratis') e che una manifestazione con milioni di persone la farà il 25 ottobre e per i problemi che interessano veramente gli Italiani, come la difficoltà di arrivare a fine mese. Capisco che Veltroni viene da una esperienza ideologica, il comunismo, che teorizzava che si potesse ottenere il benessere anche senza libertà, quando era sotto gli occhi di tutti che i paesi che prosperavano erano quelli dove c'erano libertà e giustizia mentre i paesi del socialismo reale, che io ho visitato, affogavano nella miseria materiale e morale, ma pensavo che uno che si ispirava a Kennedy e Martin Luther Kimg avesse ben presente l'importanza fondamentale per una società civile di alcuni principi etici, come l'eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. In questa sua scelta ho visto una sottovalutazione della gravità della situazione, e questa mia impressione ha avuto conferma quando ho letto di pericolosi pruriti inciucisti che attraversavano il PD ed ho visto la presentazione di emendamenti per ammorbidire gli effetti di una legge che non era emendabile e che doveva essere rifiutata in tronco, come ha fatto Di Pietro. Ma la delusione più grande l'ho provata all'indomani della manifestazione, quando Veltroni s'è unito al coro di quelli che si sono scandalizzati per le parole pronunciate da due comici e non ha speso una parola per le migliaia di persone che da tutta Italia, sacrificando il loro tempo libero ed il loro denaro, si sono recate a Roma per manifestare per una causa così giusta come la difesa della Costituzione. Sono deluso, profondamente deluso per aver mal riposto la mia fiducia ed il mio entusiasmo ma, al tempo stesso, sono contento perchè adesso vedo molto piu chiaramente la realtà. Se per ben tre volte il centrosinistra non è riuscito a fare una legge sul conflitto di interesse una ragione ci dovrà pur essere e la ragione è che anche il centrosinistra ha i suoi conflitti di interesse (vedi Unipol e scalate alle banche sponsorizzate da Fassino e D'Alema). Credo che l'attuale classe politica, con la sola eccezione del ruspante Di Pietro e dell'IDV, ha consolidato, nei decenni, atteggiamenti, comportamenti, modi di pensare, di agire e di perseguire interessi particolari, anzichè collettivi, simili. L'essere opposizione o governo è più un gioco delle parti che un reale trovarsi su posizioni contrapposte. L'attuale classe politica ha, in definitiva, i connotati della Casta ed è irriformabile dall'interno. Cosa vuol dire questo? Che un partito nuovo non può essere fondato da chi fa parte della Casta, sia esso D'Alema, o Veltroni, o Bindi, o lo stesso Prodi o chicchesia, ma solo da gente che è del tutto estranea alla Casta, cioè da volti nuovi e sconosciuti. In attesa del partito nuovo che non c'è, l'unica forza politica in grado di interpretare meglio i sentimenti popolari più genuini, perchè meno compromessa con la Casta è l'Italia dei Valori e prevedo che sull'IDV confluirà la maggior parte dei voti dei simpatizzanti di sinistra del PD e dei simpatizzanti della sinistra radicale che attualmente non riesce a trovare una leadership in grado di guidarla. E in un sistema frammenatato, tripolarizzato, Di Pietro potrebbe pure vincere le elezioni perchè potrebbe raccogliere il malcontento di destra e di sinistra che cresce a vista d'occhio.

giovedì 10 luglio 2008

La manifestazione è riuscita e come

Prima dell'8 luglio si è cercato in tutti i modi di oscurare la manifestazione contro le leggi vergogna, per non farle pubblicità. Sembrava che nessuno ne sapesse nulla. Se ne parlava solo su Internet. Io ero sicuro del successo della manifestazione e l'avevo scritto in un post. Dopo l'8 luglio si è scatenato un pandemonio. Tutti a puntare il dito contro gli insulti di Travaglio, Grillo e Guzzanti. Ma come? Sembrava che a nessuno interessasse piazza Navona, invece erano tutti lì a spiare di nascosto quello che succedeva come guardoni bavosi che spiano le coppiette appartate. Ma perchè tanto putiferio? Perchè la manifestazione è riuscita, anzi riuscitissima, ed è riuscita perchè la piazza si è riempita come un uovo. Se avessero partecipato quattro gatti nessun giornalista avrebbe degnato di un commento Travaglio, Guzzanti e Grillo. La manifestazione è riuscita ed ora si tenta in tutti i modi di sminuirne la portata per ridurne i danni collaterali che, soprattutto per il PD, saranno enormi e si vedranno tra qualche mese alle elezioni europee. La verità è che, al di là della corale, risentita e ipocrita presa di distanza dagli improperi pronunciati dai comici e cabarettisti di Piazza Navona dei giornalisti allineati o, quantomeno, intimoriti dalla piega che potrebbero prendere gli eventi, la maggioranza degli Italiani è contraria al lodo alfano (il 65% secondo il sondaggio giornaliero di SKY TG24) e questo nonostante il tentativo eroico dei giornalisti allineati di cui sopra di non parlarne, o di parlarne il meno possibile o di parlarne in modo che non si capisca di cosa si parla. La manifestazione è riuscita e non bisogna farsi tradire dall'impressione che chi vi ha partecipato si sia pentito di averlo fatto dopo quello che è successo. Questo è quello che vuole farci credere la stampa del padrone. In realtà la stragrande maggioranza dei partecipanti è contenta di aver partecipato alla manifestazione e tanta gente è dipiaciuta di non avervi potuto partecipare e non vede l'ora che ne vengano organizzate altre. Prima dello tsunami il mare si ritira ed è questa l'impressione di oggi, per poi tornare con tutta la furia devastante di cui è capace, ed è quello che potrebbe accadere domani. Politici di professione attenzione, perchè lo tsunami dello sdegno popolare contro le leggi canaglia e contro chi non vi si oppone come dovrebbe presto potrebbe travolgere la vostra Casta intoccabile.

L'opposizione che avremmo voluto vedere

Un parlamento semilegale, perchè fatto di deputati e senatori non scelti dagli elettori ma dai partiti in base ad una legge definita dal suo estensore 'porcata' sta per varare leggi palesemente e pericolosamente anticostituzionali. Veltroni, in qualità di capo del principale partito di opposizione, si avvede del grave ed eccezionale pericolo, si consulta con Di Pietro e indice una mobilitazione permanente della piazza per fare pressione affinchè il parlamento non vari quelle leggi vergognose. Questo tanti di noi avrebbero voluto vedere. Solo questo avrebbe avuto qualche speranza di indurre il parlamento a fare marcia indietro sulle leggi vergogna, non i patetici interventi nelle aule parlamentari degli esponenti di un partito che non ha nè i numeri nè la voglia di fare un'opposizione efficace e che è percorso da pruriti inciucisti. Invece ho visto un Di Pietro mandato allo sbaraglio, forse proprio per liberarsene, e una convocazione postuma di una manifestazione a ottobre di milioni di persone (sic!), come se il numero dei partecipanti lo decidesse la segreteria del PD, quando le leggi vergogna saranno state già tutte approvate e saranno in vigore. Come se non bastasse, Veltroni anzichè serrare le fila e unire tutte le opposizioni in un momento in cui dividersi è disastroso (Prodi questo lo aveva capito bene tant'è che aveva chiamato Unione l'unica opposizione che era riuscita a battere Berlusconi) manifesta la voglia di separarsi da Di Pietro, di cui si può dire tutto tranne che sia uno che non mantiene gli impegni assunti, come dimostrò nel passato governo. La vergogna, a questo punto, dovrebbe essere bipartisan. Berlusconi si dovrebbe vergognare per aver promosso leggi vergogna e Veltroni per non averlo contrastato in modo determinante e per continuare a fare un'opposizione immaginaria e sbagliata negli obiettivi e nei metodi. Le piazze si mobilitano per difendere i diritti offesi, la democrazia, i grandi principi (vedi le oceaniche mobilitazioni americane contro l'apartheid e contro la guerra in Vietnam), non per dettare al governo in carica l'agenda economica che è di sua competenza. Immagino già l'obiezione: ma oggi la vera emergenza è economica. La mia risposta è che non c'è benessere senza libertà e giustizia, quindi la vera emergenza in questo momento, l'Emergenza con la 'e' maiuscola, è l'attacco alla Costituzione.

mercoledì 9 luglio 2008

Il pericolo più grande

In questo momento chi è il vero leader dell'opposizione, in cui si riconoscono tutti quelli che non condividono l'operato del governo Berlusconi? Si può dire che sia Veltroni? Non credo viste le divisioni che ci sono nel PD. Si può dire che sia di Pietro? Dopo l'infortunio di ieri, prevedibile e che di Pietro ingenuamente non ha prevenuto, lo credo ancora meno. Si vede all'orizzonte un leader della sinistra scompaginata dal risultato elettorale di aprile? Purtroppo no. Una situazione come quella attuale, caratterizzata da confusione, divisioni e risse nel centrosinistra, è la più pericolosa che ci possa essere per la difesa della democrazia. La mancanza di unità e leadership credibile a sinistra è il miglior regalo che possa essere fatto a Berlusconi. Di chi è la colpa? Un po' di tutti. Di Di Pietro che ha permesso che alla manifestazione dell'8 luglio partecipasse il Grillo che ha sparato contro tutti e,cafonescamente, anche contro quelli che lo avevano invitato, e calamitasse su di sè tutte le attenzioni. Di Veltroni, novello signor Tentenna che indice una manifestazione ad ottobre per dei problemi impellenti di oggi (manifestazione postuma l'ha definita Diliberto). Degli organizzatori della manifestazione che non hanno previsto le conseguenze del lasciar parlare a ruota libera gli invitati, alcuni dei quali hanno mancato di rispetto innanzitutto a chi gli aveva offerto il privilegio di salire sul palco e parlare a 100.000 persone e poi al pubblico che era stato invitato a manifestare con un obiettivo ben preciso: le leggi canaglia di Berlusconi e non contro il Papa o contro il PD. La lezione che bisogna trarre da quanto è successo è che un popolo, che c'è e si è visto ieri in piazza, non può essere lasciato senza guida, non può essere chiamato e poi lasciato solo. Ho apprezzato molto l'intervento appassionato di Furio Colombo che ha messo una toppa su un buco che stava diventando insostenibilmente grande. I leader e gli aspiranti leader del centrosinistra devono capire che prima di tutto bisogna unirsi, per acquistare forza. Bisogna confrontarsi, discutere, ma trovare linee di azione condivise . Questo, almeno, Prodi lo aveva capito. Prodi fece l'impossibile per tenere unita la coalizione e si conquistò così la leadership del centrosinistra, riconosciuta da tutti. Nella situazione attuale, ovviamente, non può esserci un leader unico del centrosinistra. Prevedo che ce ne saranno almeno tre: Veltroni, Di Pietro e il nuovo leader della sinistra che prima o poi verrà fuori dai congressi che si stanno svolgendo in quell'area. Ebbene, è assolutamente necessario che i leader dell'opposizione marcino come un sol uomo contro il gverno Berlusconi. Marciare uniti viene prima di ogni altra cosa. Sono convinto che le cose che uniscono Di Pietro e Veltroni sono molto più di quelle che li dividono. Su cio che unisce bisogna costruire una massa d'urto formidabile. I leader devono solo essere la testa di un ariete che è il popolo, che, ripeto, come si è visto ieri, c'è ed è pronto a marciare per difendere la democrazia e la Costituzione.

domenica 6 luglio 2008

La missione di una sinistra smarrita

In un interessante articolo di Nicola Cacace su unita.it leggo:
"Non avevamo bisogno dell’ennesima conferma dell’Ocse per sapere che l’Italia ha salari da fame, del 20% inferiori alla media e con orari più lunghi." E ancora:
"Dal 1992 al 2002 c’è stata una forte discesa della quota lavoro sul Pil, dal 74% al 67%, che poi risulta quasi costante intorno sino ad oggi. Questo significa che profitti e rendite si sono appropriati di tutti gli aumenti di produttività a partire dal 1993, dopo la firma del Protocollo sindacale. E le indagini annuali Mediobanca sui profitti delle imprese confermano ampiamente il dato. Anche nel primo trimestre 2008 gli utili netti delle grandi imprese industriali sono aumentati del 10% (analisi dei bilanci ReS-Sole 24 ore). È un fatto che rinunciando da 15 anni alla loro quota di produttività, tutti i benefici della produttività sono andati al capitale. Da qui l’arretramento di salari e pensioni e la crisi dei consumi, da qui il fatto che, anche secondo Eurostat, «l’Italia è il Paese dove la domanda interna ha meno contribuito alla crescita del Pil». E 7 punti di Pil sottratti al lavoro sono più di 100 miliardi di euro, che divisi per i 22 milioni di lavoratori, autonomi inclusi, fanno più di 4000 euro sottratti annualmente a ciascun lavoratore , dipendente od autonomo, cui vanno oggi aggiunti altri 1000 euro persi per Fiscal Drag (lavoratori e pensionati impoveriti pagano tasse con aliquote da benestanti). "
Leggendo questi dati si capisce perchè la sinistra ha perso in questi anni. Ha perso perchè ha rinunciato al suo ruolo storico di difesa dei lavoratori. Ma questi dati descrivono anche il terreno di lotta e di azione di una sinistra che in Italia avrebbe tanto da dire se solo volesse dire tutto quello che non ha detto in questi anni. Il terreno di lotta e di azione della sinistra è il recupero di quella ricchezza usurpata dai profitti e dalle rendite. Noi lavoratori vogliamo quel 20% per cento di salario o stipendio che da anni ci viene negato. Come vedete quello che i lavoratori possono pretendere è molto di più del timido sgravio fiscale su salari, stipendi e pensioni di 2 o 3 punti percentuali proposto da Veltroni. Bisogna lottare per una redistribuzione vera della ricchezza in Italia, nell'interesse di tutti, della stessa impresa che sarebbe chiamata a produzioni di qualità per soddisfare la domanda interna.

Informazione per grulli

Sono rimasto sconcertato dalle cose che ho letto sul Corriere.it e che riporto.
In un articolo a firma di Renato Mannheimer c'è scritto testualmente: "I votanti per il centrodestra — che costituiscono a tutt'oggi la netta maggioranza della popolazione — approvano nella loro grandissima parte l'operato del premier, anche in questa circostanza.". Del tutto falso. Il centrodestra alle elezioni di aprile ha avuto il 46,8% dei voti che, tenendo conto del 20% di elettori che non si è recato alle urne, fanno il 37,44% effettivo degli aventi diritto al voto. Quale stragrande maggioranza degli Italiani? Questo vuol dire trattare gli Italiani da cretini. Ma non finisce qua. Mannheimer scrive:
"Nell'insieme si registra, rispetto a maggio (il mese di insediamento del governo), una crescita della fiducia espressa nei confronti del presidente del Consiglio (dal 47% al 56%, originati ovviamente in netta prevalenza da elettori del centrodestra) e un incremento ancora maggiore delle valutazioni positive rispetto all'operato del governo nel suo complesso."
Però stamattina, su Repubblica.it, Ilvo Diamante, basandosi su un sondaggio che si può leggere all'indirizzo http://www.demosonline.it/a00168.php , sosteneva esattamente il contrario, e cioè che:
"Tre mesi dopo il voto la nebbia è ripiombata e ha avvolto tutto e tutti. Veltroni e il Pd, che nelle stime elettorali scivola indietro. Ma anche Berlusconi e il governo. Verso il quale esprime fiducia il 44% degli elettori. Quindici punti in meno (ripetiamo: 15) rispetto al gradimento ottenuto dal deprecato governo Prodi esattamente due anni fa."
Considerando che Mannehimer non cita le fonti e che ha dichiarato una cosa falsa (i votanti per il centrodestra — che costituiscono a tutt'oggi la netta maggioranza della popolazione) credo a Diamanti. Per quanto riguarda Veltroni bisognerebbe chiedersi perchè il suo gradimento è crollato in soli due mesi.

sabato 5 luglio 2008

Il vero nemico di Berlusconi

Il vero nemico di Berlusconi, quello che non gli farà sconti, non è la magistratura o l'educato PD dalla voce pacata e dai modi gentili di Veltroni inadatti alla attuale situazione, ma la sua incapacità di governare. Uno, per soddisfare il proprio narcisismo, può anche mettercela tutta e riuscire a diventare Presidente del Consiglio di uno scalcinato, ma pur grande paese, come l'Italia. Poi, però, questo paese lo deve governare. Berlusconi non arriva dopo un lungo periodo di discreto governo e di risanamento come nel 2001, per cui non può dissipare i risparmi accumulati dalla mamma. Va al governo dopo un breve periodo di risanamento, tra l'altro delle dissipazioni del suo precedente governo, e all'inizio della più grande crisi economica del dopoguerra. Roba da far tremare le vene ai polsi. L'incapacità di governare di questo governo è dimostrata dalla assoluta inefficacia delle prime misure economiche targate Tremonti ai fini di un miglioramento delle condizioni economiche, che stanno diventando insopportabili, di milioni di persone e dall'uso del parlamento per fini impropri. Il caro Brunetta, tutto preso dalla voglia insaziabile di molestare gli impiegati statali nella prima grande operazione di mobbing di massa della storia, guardi cosa succede in casa sua. Si accorgerà così, forse, che deputati e senatori del centrodestra, pagati con i nostri soldi, anzichè fare leggi per gli Italiani fanno leggi per Berlusconi. Altro che assenteismo. E' uso di mezzi pubblici per fini privati. E' malversazione. Proponga prima di licenziare i senatori e deputati del centrodestra, dopo sarà credibile quando proporrà di licenziare gli impiegati statali assenteisti. Gli Italiani, se le loro condizioni di vita peggioreranno ulteriormente, come è prevedibile, non aspetteranno cinque anni o il mese autunnale gradito da Veltroni per dargli il benservito e chiedergli di tornarsene a casa. Ci pensi Berlusconi e ci pensi pure Veltroni.

venerdì 4 luglio 2008

Caro Veltroni continuo a non capire

Le risse verbali che sto leggendo su questo forum, con insulti ed offese anche pesanti scambiate tra simpatizzanti del PD che la pensano diversamente sulla manifestazione dell'8 luglio, sono la prova della crisi profonda che sta attraversando il PD per mancanza di leadership in un momento cruciale. Questa crisi si è manifestata nel momento in cui il PD doveva dimostrare di esserci e far sentire la sua voce, subito, su questioni che stanno molto a cuore alla maggioranza dei suoi simpatizzanti ed è rimasto muto o ha balbettato. La prova che la confusione regna sovrana è data dal fatto che molti circoli del PD, da tutta Italia, hanno spontaneamente deciso di aderire alla manifestazione. Siamo una nave senza direzione. O meglio, percepiamo che la direzione indicata dal capitano Veltroni è sbagliata. Cosa vuol dire andremo in piazza, ma ci andremo a ottobre? Magari pacatamente. Se pensiamo che sia giusto andare in piazza ci andiamo subito. I motivi per andare in piazza ci sono tutti già adesso. Questa incomprensibile indecisione dei vertici del partito che ancora, non dimentichiamolo, non c'è, ci rende nervosi e ci fa litigare tra noi. L'impressione è che Veltroni non sappia che pesci pigliare. O meglio, che sia stato lasciato solo a decidere forse per bruciarsi. Perchè se la manifestazione dell'8 luglio, come prevedo, riempirà piazza Navona, il giorno dopo cominceranno a sparare su Veltroni dall'interno del PD, rimproverandogli di non essere in sintonia con la base del partito. Il PD sta pagando il mancato ricambio dei vertici. D'Alema è simpatico e sa parlare bene ma se la stella della festa del PD a cui ha partecipato ieri a Roma era lui, ancora lui, e non un nuovo dirigente brillante e magari giovane con idee nuove, vuol dire che il ricambio non c'è stato e forse non ci sarà. Che tristezza.

giovedì 3 luglio 2008

Veltroni, ricrediti e fai presto

Caro Veltroni, quando dici che prima di ogni cosa viene il benessere degli Italiani e che è di quello che bisogna preoccuparsi sbagli. Sbagli perchè non c'è benessere senza libertà e questo tu dovresti saperlo bene, anche se voi ex comunisti avete accarezzato per decenni l'illusione che ci potesse essere benessere anche senza libertà come nei paesi dell'est ex-comunisti. Io in quei paesi cis sono stato quando c'era il comunismo e ti posso garantire che di benessere ce n'era molto poco. Quindi prima di ogni cosa viene la libertà ed quella che è messa in pericolo in questo momento ed quella che bisogna difendere ora e non ad ottobre, perchè ad ottobre libertà ce ne sarà molto meno se non facciamo qualcosa subito per fermare le leggi vergogna di Berlusconi. Solo libertà e giustizia garantiscono alti livelli di benessere nei paesi più avanzati. Ma ci vuole tanto per capirlo? Rompi gli indugi e annuncia la partecipazione del PD alla manifestazione dell'8 luglio se non vuoi assistere ad una fuga di massa dei simpatizzanti del PD verso l'Italia dei Valori.

mercoledì 2 luglio 2008

Il prematuro tramonto del PD

Quando furono fatte le primarie per l'elezione dell'assemblea costituente denunciai, inascoltato, il metodo farraginoso concepito per salvaguardare l'elezione di quadri e funzionari dei vecci partiti Margherita e DS. Per quel motivo non vi partecipai. Poi mi riavvicinai al PD, condivisi la scelta di Veltroni di andare liberi e partecipai con passione alla campagna elettorale. Ma adesso i nodi stanno venendo al pettine. Il PD non è nato con un rinnovamento dal basso ma con un rinnovamento del basso, cioè proprio, letteralmente, della parte bassa del partito, cioè i militanti e membri dell'Assemblea Costituente. L'alto, invece, cioè i dirigenti dei vecchi partiti, è rimasto tale e quale. Chi fa parte degli organi decisionali è stato cooptato dall'alto. Un ottimo lavoro di trasformismo all'Italiana. Questo mancato rinnovamento o, peggio, finto rinnovamento, determinerà la fine del PD. Per me un vero rinnovamento avrebbe dovuto essere segnato dall'uscita di scena dei vari D'Alema e Fassino, troppo compromessi con vecchie e logore logiche di potere e perciò incapaci di esprimere un vero rinnovamento, ma questo non è avvenuto. Anzi, D'Alema si trastulla con le sue fondazioni, tipo RED, dove per entrare bisogna pagare 100 euro a testa, manco fosse un club esclusivo di miliardari, in attesa che Veltroni scivoli dalla poltrona e cada, pronto a prenderne il posto. Insomma, la Casta è rimasta tal quale. L'Italia ha bisogno di nuovi partiti, veramente democratici, sia a destra che a sinistra, se vuole risollevarsi. Mi dispiace per loro, ma i politici di professione, compreso Berlusconi che è sulla scena da 15 anni, devono farsi da parte. Rilancio l'idea di un partito che nasca e viva su Internet che è un luogo di vera autentica democrazia. Aspetto idee e proposte. Intanto assisto, deluso e triste, ma nenache tanto, al tramonto dell'illusione chiamata PD.

Pagare il canone è reato

Pagare il canone tv vuol dire incitazione al lenonismo nella tv di stato, dopo quello che abbiamo sentito per bocca di Saccà. E quindi commettere un reato. Sto cercando un avvocato tipo Ghedini che dimostri, non è difficile, che pagare il canone tv va contro la legge. Almeno fino a quando lo sfruttamento della prostituzione non verrà legalizzato.

Perchè Di Pietro ha ragione e Veltroni sbaglia

Veltroni non intende aderire alla manifestazione dell'8 luglio perchè non vuole fare un'opposizione urlata ma vuole indire una immensa manifestazione in autunno (con milioni di persone, sono parole sue) per far sentire alta la sua voce contro le cattive condizioni di vita degli Italiani. Questo discorso presuppone che egli pensa che le leggi antidemocratiche e anticostituzionali che la combriccola berlusconiana si appresta a varare non vadano minimamente a incidere sulle condizioni materiali degli Italiani. Niente di più sbagliato e se Veltroni lo pensa vuol dire che i suoi forbiti discorsi sono tutto fumo e niente arrosto. Le leggi di Berlusconi peggioreranno enormemente le condizioni di vita degli Italiani perchè trasformeranno la società italiana in una jungla in cui prevarranno i più forti e non i più capaci e la conseguenza sarà un ulteriore generalizzato impoverimento morale e materiale degli Italiani. Farò un esempio per tutti. La depenalizzazione del falso in bilancio è stato un colpo mortale inferto alla competitività del mercato Italiano ed una delle cause dell'inarrestabile calo del prodotto interno lordo. Gli investitori stranieri se ne stanno ben alla larga dall'Italia perchè in Italia la competitività non è garantita e non c'è alcuna possibilità di difendersi dai competitori sleali. Di Pietro è uno dei pochi leader politici che hanno perfettamente compreso che non c'è sviluppo e benessere senza legalità e rispetto delle regole. E' l'unico che si è sempre battuto perchè non venissero eletti in Parlamento persone condannate. Ha colto la gravità del momento e si candida a diventare il leader naturale dell'opposizione. Mi ricorda Eltsin quando si mise a capo della rivolta popolare per bloccare il tentativo di colpo di stato che i militari si apprestavano a realizzare di fronte ai tentennamenti e alle indecisioni di Gorbaciov. Non solo bisogna scendere in piazza ma la piazza bisogna tenerla fino a che le leggi vergogna non verranno ritirate. La mobilitazione deve essere continua e crescente. Questo 8 luglio passerà alla storia perchè ci dirà se gli Italiani saranno stati capaci di difendere una delle più belle Costituzioni del mondo e la Democrazia che da essa è derivata. Il Partito Democratico rischia di sfracellarsi in questa prova, in cui la sua leadership appare balbettante e inadeguata, tigrotto di carta, cane che non abbaia e non morde, falso gigante dai piedi di argilla, non reattivo (penso alle fondazioni che discutono del sesso degli angeli, facendo pagare 100 euro a persona, mentre la democrazia sta affondando). D'Alema mi sembra il capo orchestrina del Titanic coi suoi baffetti demodè. Il primo passo di Veltroni alla prova dei fatti è stato un passo falso, Spero che si ravveda, che capisca e ammetta di aver sbagliato (possibilmente prima e non dopo l'8 luglio e se Piazza Navona sarà come credo e, soprattuto, spero, gremita). Non si possono scrivere le regole con chi le regole le ha sempre calpestate. Questo lo capiscono anche i bambini. perche Veltroni e D'Alema, che sono grandi da un pezzo, si ostinano a non volerlo capire? Forse hanno la coda di paglia? Forse hanno scheletrini nell'armadio? Dimostrateci che non è così e scendete in piazza anche voi. La piazza vi legittimerà come leader non il Parlamento occupato e oltraggiato dai parlamentari impiegati di Berlusconi, accuratamente scelti da lui anzichè dal popolo sovrano, e svuotato delle sue funzioni.

venerdì 11 aprile 2008

Meridionali, ecco come Berlusconi si è preso gioco di voi !!

Il Tg2, che dovrebbe essere di tutti invece è di parte, quando ha riferito del richiamo fatto all'Italia dalla Commissione Europea per la errata applicazione delle direttive in materia di discariche, operata da chi governava nel 2003, cioè il centrodestra, cioè Berlusconi, ha mostrato le immagini dei cumuli di immondizia di Napoli, che, in questo caso, non c'entravano proprio niente. Intanto un'altra tonnellata di fango è stata sparsa sull'immagine già ampiamente sporcata di Napoli e della Campania. E così altri quintali di mozzarella di bufala sono rimasti invenduti nei negozi o venduti a prezzi da elemosina. Ecco come sono stati trattati i Campani da Berlusconi e dai suoi sostenitori. Pur di raggranellare un pugno di voti non hanno esitato a diffondere nel mondo, in modo ossessivo, le immagini dei cumuli di immondizia di Napoli, facendo disdire centinaia di prenotazioni negli alberghi delle località turistiche e lasciando senza lavoro migliaia di persone. L'immagine di Napoli e della Campania è stata così inevitabilmente associata, nell'immaginario collettivo, all'immondizia. La Lega ci si è rivoltolata in questo fango con la voluttà dei maialini da ingrasso. Ci ha costruito una campagna elettorale. Tutti i bambini del nord Italia pensano che a Napoli ci sia solo immondizia. La stessa operazione cinica Berlusconi l'ha fatta con l'Alitalia, inventandosi una cordata di imprenditori Italiani pronti a salvare l'Alitalia che non esisteva, per ritagliarsi l'immagine del salvatore delle italiche sorti e intralciando, in tal modo, la trattativa con l'unico imprenditore serio disposto ad acquistarla veramente ed a salvarla che era l'Air France, con l'irresponsabile appoggio di sindacati miopi, rischiando di far fallire la compagnia di bandiera e di lasciare migliaia di lavoratori sul lastrico. Stando così le cose, quei Meridionali che voteranno questa destra opportunista, disfattista, populista, che specula senza ritegno alcuno sulle tragedie antiche e recenti del Meridione, essi sì, saranno oggettivamente coglioni. Vivo da più di trent'anni nel nord Italia ma sono meridionale e questo posso dirlo senza poter essere accusato di razzismo, perchè conosco e amo la mia terra di origine, e, proprio perchè la conosco e la amo mi arrabbio per la insopportabile e infantile ingenuità dei miei conterranei che volta per volta si fanno ammaliare dalle sirene di turno, si chiamino esse Cuffaro, Lombardo o Berlusconi. Ora basta. Diventate grandi e affidate le vostre sorti a persone serie e con le palle. E il politico meridionale che in questo momento ha le palle più di qualsiasi altro si chiama Anna Finocchiaro, ovviamente in senso metaforico perchè Anna è anche una gran bella donna.

lunedì 7 aprile 2008

Quale Italia vincerà?

Quale Italia risulterà vincitrice dal responso delle urne la sera del 14 aprile? Vincerà l'Italia senza etica e senza morale, dei furbi, che aggirano le leggi, che approfittano della buona fede degli altri e che si fanno pagare a peso d'oro competenze che non possiedono? Delle persone sleali che danno una parola e non la mantengono? Degli egoisti che vogliono tenere tutta la ricchezza prodotta per sè senza dividerne neanche le briciole con gli altri? O vincerà l'Italia che ritiene importanti antichi valori come giustizia, rispetto degli altri, solidarietà, lealtà, onore, rispetto delle regole? Se vincerà la prima Italia il nostro paese precipiterà verso un declino inarrestabile e tragico che vedrà crescere povertà e ingiustizia e ci farà arretrare agli ultimi posti della civiltà occidentale. Se invece, come spero, vincerà la seconda il nostro paese conoscerà un nuovo rinascimento materiale e morale e tutti staremo meglio e saremo felici di vivere in Italia. E' proprio vero: il 13 e il 14 aprile non sceglieremo un governo ma sceglieremo un paese, un'idea dell'Italia.

domenica 6 aprile 2008

Meridionali, se votate Berlusconi, cioè la Lega, tradite il Meridione!

C'è poco da dire. Dopo le vergognose parole pronunciate da Bossi ieri, che ha definito 'canaglia' i Romani, nel silenzio assordante dei suoi compari di coalizione (Fini dov'eri ieri?,) appare sempre più evidente che la Lega Nord è un partito antimeridionale, oltre che antiitaliano, e che ogni cosa che pretenderà dai suoi alleati-complici, e otterrà perchè avrà la forza di ricattarli, sarà un danno per il Mezzogiorno e per l'Italia. Per cui i Meridionali che voteranno per Berlusconi, per far andare al governo il Popolo della Libertà, voteranno per fara andare al governo anche la Lega, che è nemica giurata dei Meridionali e dell'Italia, e si macchieranno di tradimento nei confronti della propria terra. Meridionali, non macchiatevi del tradimento della vostra terra!

lunedì 31 marzo 2008

Scegliere tra la paura e la speranza

La gente, quando in essa prevale la paura, sceglie come propria guida leader negativi, aggressivi e violenti, che promettono di risolvere tutti i problemi con i muscoli, come Hitler, Mussolini, Stalin, Berlusconi, Bossi. La paura ha portato l'umanità verso le sue più grandi tragedie, come la II guerra mondiale e le persecuzioni staliniste nell'unione sovietica. Quando, invece, nella gente prevale la speranza e l'ottimismo, essa si lascia guidare da leader positivi, forti nello spirito e nel carattere, non meno decisi dei leader muscolari, ma protesi versi traguardi ragionevoli e raggiungibili, e, soprattutto, costruttivi, come Roosevelt, Churchill, Kennedy, Veltroni. Dopo una quindicina d'anni di ubriacatura della destra, quando abbiamo forse toccato il fondo, sentiamo germogliare in noi di nuovo il sentimento della speranza. Se questo sentimento, che ho visto in tutte le piazze dove Veltroni ha tenuto i suoi appassionati discorsi, dovesse prevalere nella maggior parte della gente, Veltroni diventerà il nostro leader positivo, quello che ci guiderà verso una 'stagione di cambiamento', come egli ama ripetere. E io aggiungo, con il volto disteso dal sorriso e non più tirato dalla paura e dall'odio.

Il titolo che vorrei scrivere

Il titolo che vorrei scrivere, ma che, per scaramanzia non posso scrivere, è: "Come una vittoria annunciata si trasformerà in una catastrofica sconfitta". Sapete a cosa mi riferisco, no? Spero il 14 aprile di poter cambiare quel 'trasformerà' in 'si è trasformata'.

Il Re dei Conigli e Sovrano di Codardia

Berlusconi ha talmente tanta paura di affrontare Veltroni in un confronto televisivo che si è inventato che la legge lo proibisce. In realtà teme una figuraccia perchè Veltroni si è preparato per governare e fare le riforme di cui l'Italia ha vitale bisogno, lui solo per abbuffarsi di potere e di privilegi. La paura è tale da fargli meritare il titolo di Re dei Conigli e Sovrano di Codardia.

venerdì 28 marzo 2008

Perchè i Meridionali non devono votare per Berlusconi

Ecco cosa dice il programma della Lega Nord (vedere per credere sul sito Internet della medesima) a proposito del fisco:
"Le Regioni Padane devono avere a disposizione il 90% del gettito fiscale del proprio territorio. La riscossione delle imposte spetta alle regioni e non più alla tesoreria unica."
Elettori meridionali che vi apprestate a votare per il fantastico Silvio, che vi ha ammaliato con il fascino travolgente delle sue fortune e con le sue accattivanti bugie, pensateci 10 volte prima di darvi la zappa sui piedi. La Lega, con il potere ricattatorio che eserciterà nei confronti del governo di cui farà parte, otterrà tutto quello che vorrà dal cedevole Silvio e anche qualcosa in più. Il programma della Lega è chiarissimo e si commenta da solo. Spetta a voi fare un po' di conti. Se il Nord si tiene tutta la ricchezza che produce, al Meridione non arriverà più neanche un euro di aiuto sotto nessuna forma. Chiuderanno gli ospedali e non si asfalteranno più le strade. Vi dico queste cose con rabbia perchè ad una coalizione di cui fa parte un partito che vorrebbe disfarsi dei Meridionali i sondaggi non dovrebbero attribuire neanche l'1% dei voti dei Meridionali, invece so che, ancora una volta, una gran massa di voi voterà contro i propri interessi, come già fece nel 20001 con l'incredibile cappotto di 60 a zero deputati regalati dalla Sicilia al centrodestra. I Meridionali che leggono questo post passino parola tra tutti quelli che conoscono per evitare la catastrofe che sarebbe la vittoria del centrodestra per il Meridione in queste cruciali elezioni.

domenica 23 marzo 2008

Grazie ai giovani

Io credo che se il PD avrà successo in queste elezioni gran parte del merito dovrà essere attribuito all'incredibile mobilitazione dei giovani. Questi giovani criticati per il loro presunto qualunquismo, vituperati per il loro supposto cinismo, stanno dimostrando, in questa campagna elettorale, che non sono nè cinici nè qualunquisti ma che hanno idee pragmatiche e buoni sentimenti non viziati da fuorvianti ideologismi. La creativa mobilitazione ed il commovente entusiasmo dei giovani contageranno i loro genitori, i loro nonni ed i loro zii e questa è un'ottima notizia per il PD. Non so se il PD vincerà queste elezioni, ma so che un grande partito riformista moderno e con solide e 'giovani' radici è nato e sarà un generatore formidabile di energie per la difesa ed il consolidamento della democrazia solidale, ispirata ai migliori principi del socialismo e del cristianesimo, della nostra, nonostante tutto, grande Italia. Le primarie, il 'mito generatore del Partito Democratico', secondo l'azzeccata definizione del coordinatore del PD milanese Giovanni Bianchi, hanno determinato un incredibile ricambio generazionale negli organismi dirigenti del partito, apportando energie fresche e generando 'una democrazia dal basso', come si può vedere solo negli Stati Uniti d'America, quel grande paese dove la democrazia moderna è stata inventata. E sono certo che, se non vinceremo queste elezioni, stravinceremo le prossime. perchè i 'partiti di plastica' come il Popolo della Libertà, lanciati dal predellino di un'automobile, durano una stagione, come un nuovo modello di jeans, mentre i partiti fatti della carne e delle ossa delle persone restano. Grazie, giovani italiani, perchè con voi ce la potremo veramente fare!

giovedì 13 marzo 2008

L'incredibile e calorosa accoglienza di Bergamo

Un Veltroni trascinante ed in splendida forma ed un palazzetto dello sport stracolmo ed entusiasta come ad una partita di calcio. Questa è stata l'incredibile manifestazione di Veltroni a Bergamo, città di Bossi, da cui, secondo il capo della Lega Nord, sarebbero dovuti discendere i liberatori in armi della Padania. Lo spettacolo inaspettato che si sta producendo in questi luoghi del profondo nord, luoghi ostili per un centrosinistra che li ha guardati da lontano e non li ha saputi capire, mi fa pensare che forse proprio da qui verranno le maggiori sosrprese del voto del 13 e 14 aprile. Ed il motivo è, secondo me, che il programma riformista proposto dal PD è proprio ciò che la gente di questi posti si aspetta dalla classe politica. Incrociamo le dita e gridiamo: FORZA WALTER, SI PUO' FARE !!

martedì 11 marzo 2008

lunedì 10 marzo 2008

Il fascista è nudo

Ora ci sono le prove. Il PDL è covo di fascisti. Andate a vedere su Internet chi è Ciarrapico. Cercate 'ciarrapico' con Google. Lo troverete editore di un'infinità di libri apologetici del fascismo (Ma in Italia l'apologia del fascismo non è reato? Nessun giudice sente il bisogno di veder chiaro nella galassia fascista?). Alla voce 'ciarrapico' su Wikipedia leggerete: " (...) Continuò comunque a stampare i manifesti dell'MSI nella sua azienda tipografica di Cassino, che era la voce più cospicua delle spese di quel partito. La stessa azienda stampava libretti e fascicoli a sfondo revisionista sulla storia, le armi e le forze armate del fascismo (ed in particolare della Repubblica Sociale Italiana) sotto il marchio, ancora esistente, Ciarrapico Editore. (...) " Allora diciamo le cose come stanno:
- Berlusconi è amico di fascisti e li candida nel suo partito, che diventa, così, partito di fascisti.
- Ci sono fondati motivi per ritenere che Berlusconi sia simpatizzante del fascismo. Perchè, quando era presidente del consiglio, non ha mai partecipato ad una celebrazione del 25 aprile, che è notoriamente la Festa della Liberazione dal fascismo?
- Gli alleati di Berlusconi sono alleati di fascisti perchè all'interno del partito di Berlusconi ci sono dei fascisti.
- Bossi è alleato di fascisti perchè è alleato di Berlusconi.
- Fini è alleato di fascisti, ma non ce ne stupiamo avendo egli da non molto smesso il saluto romano e indossato il doppio petto.
Il fascista è nudo. Questo è un ottimo argomento da campagna elettorale.

venerdì 7 marzo 2008

Walter ci condurrà alla vittoria!

Sto seguendo su Nessuno.tv, su Internet, tutta la campagna di Veltroni. Non ho mai visto piazze e teatri così affollati, piene di giovani e di entusiasmo alle stelle! Veltroni sta interpretando alla grande gli umori dell'Italia migliore, quella che studia, lavora e produce. Sta trasmettendo nella gente la grande novità costituita dal PD nell'asfittico panorama politico italiano, in cui sessantenni raffinati e colti che hanno occupato il comodo scranno di Presidenti della Camera discettano di lotta di classe, quando alla lotta di classe non ci credono neanche quelli che dovrebbero farla. La campagna di Veltroni ha tutte le caratteristiche di un grande fenomeno di costume. La stampa estera se ne è accorta e incomincia a parlarne. Solo la stampa italiana, provinciale, gretta e soggezionata dal padrone d'Italia Berlusconi, non pone l'accento dovuto sull'importanza della campagna di Veltroni. Di discorso in discorso Walter è diventato sempre più appassionato, brillante ed ironico. E' tranquillo, sicuro che la vittoria è possibile e trasmette alla gente questa serenità. La gente lo ascolta con attenzione e divertimento. Negli occhi delle persone brilla la luce della speranza e della fiducia, della consapevolezza che 'si può fare'. Molti fini analisti non hanno capito cosa rappresenta il PD in Italia. Vi porto il mio esempio. Ai tempi dei due grandi partiti di massa, che erano la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano, io non avrei mai militato nè nell'uno nè nell'altro, perchè erano troppo ideologizzati, erano due 'chiese' politiche, anche se di colore diverso, lontanissime dal mio sentire. Sono credente ma non tollero che le gerarchie ecclesiastiche dettino l'agenda della politica. Sono di sinistra ma anticomunista, perchè ho visto con i miei occhi lo scempio di libertà e di dignita perpretato dai regimi comunisti nei cosiddetti paesi dell'est (Bertinotti c'è mai stato nelle Germania Est quando c'era ancora il muro?). Quando si è incominciato a parlare di Partito Democratico, come casa di tutti i riformisti italiani, laici e cattolici, che superasse gli steccati e unisse, anzichè dividere, ho subito pensato: 'Questo è il mio partito!'. Si è perso troppo tempo per realizzare questo partito. Erano anni che lo aspettavo. E sono sicuro che come me la pensano moltissimi Italiani. Ecco perchè il Partito Democratico sta incontrando tanti consensi. Ed anche se non vincerà queste elezioni vincerà quelle successive, che si terranno dopo poco tempo, perchè il caravanserraglio di Berlusconi, pericolosamente squilibrato a destra dopo l'uscita dell'UDC, sarà assolutamente incapace di governare l'Italia, in un periodo difficilissimo di crisi economica come quello attuale.

mercoledì 5 marzo 2008

Lo stato confusionale di Berlusconi

Berlusconi ha dichiarato a Porta a porta che i soldi per detassare gli straordinari e ridurre l'ICI (ma non è già stata ridotta del 40% da Prodi?) saranno raccolti tramite la razionalizzazione della spesa pubblica e (udite! udite!) attraverso la lotta all'evasione fiscale! E i condoni? Questa dichiarazione inaspettata ha gettato nella disperazione più cupa molti dei suoi elettori-evasori. Ma non è finita. A proposito delle sorti dell'Alitalia ha detto: "lo Stato potrebbe eccezionalmente dare, per un periodo transitorio, un suo contributo. Questo non significa che non sono liberale". Riepiloghiamo. Vuole ridurre l'ICI, che è stata già ridotta. Vuole finanziare il suo programma con la lotta all'evasione fiscale, pur avendo promosso numerosi condoni negli anni del suo governo, ed avendo giustificato gli evasori fiscali. E' liberale ma vuole dare un aiuto di stato, peraltro proibito dalla normativa europea, all'Alitalia. L'impressione è che Berlusconi abbia le idee confuse e viva alla giornata, rincorrendo i sondaggi mutevoli e le dichiarazioni di Veltroni. La mancanza del bersaglio comunista, su cui ha fondato molte delle sue fortune elettorali, si fa sentire in modo pesante. Non sa più dove sparare e spara all'impazzata.

sabato 1 marzo 2008

Gli indecisi possono far vincere il PD

Gli indecisi sono il 30% circa degli elettori, in grado, quindi, di far vincere l'uno o l'altro schieramento. Mi chiedo: 'Perchè mai dovrebbero votare per Berlusconi, che non propone assolutamente niente di nuovo, e non per Veltroni, che, con la sola scelta di correre da solo, ha dato prova di essere profondamente innovativo?'.

Silvio è più nuovo di Walter

Berlusconi, per dimostrare che lui è più nuovo di Veltroni ha mostrato le ricevute fiscali della clinica che gli ha fatto il trapianto di capelli, di quella che gli ha liftato gli occhi e finanche del carrozziere che gli vernicia i capelli di nero catrame.

mercoledì 27 febbraio 2008

A chi giovano le presunte divisioni tra laici e cattolici nel PD

Il motivo per cui mezzi di informazione vicini alle gerarchie ecclesiastiche enfatizzano i presunti inconciliabili contrasti tra cattolici e laici dentro il PD è quello di fornire un'immagine distorta di un partito diviso e lacerato, a tutto vantaggio della destra che, non toccata da critiche del genere, si vorrebbe far apparire unita e coesa. Niente di più lontano dalla realtà. Divisioni gigantesche e veramente incolmabili esistono proprio all'interno della destra, dove Lega Nord di Bossi e Lega Sud di Lombardo si sono accoppiate contronatura, contro la loro stessa natura di difensori di interessi opposti che fanno a pugni, solo per ottenere un reciproco vantaggio elettorale. Come dire: 'Ci uniamo adesso per poterci poi dividere meglio dopo'. Ai simpatizzanti della destra che puntano il dito contro le divisioni nel PD è proprio il caso di ricordare l'evangelico monito che recita: 'Non guardare la pagliuzza che c'è negli occhi degli altri, guarda la trave che c'è nel tuo occhio. '.

martedì 26 febbraio 2008

L'impresa disperata di conquistare la Sicilia

Se la Sicilia si mette nelle mani di Lombardo, che è la controfigura di Cuffaro, perde un treno che forse potrebbe non passare mai più. Si accontenta delle briciole dell'assistenzialismo e del clientelismo e rinuncia alla torta dello sviluppo, che in una terra così bella e ricca di potenzialità, se si affermassero la legalità ed il libero mercato, potrebbe portare enormi ricchezze. Speriamo che i Siciliani capiscano che solo il PD può portare sviluppo in Sicilia, con garanti di ferro come Rita Borsellino e Anna Finocchiaro, due donne di cui i Siciliani dovrebbero essere fieri. A leggere i sondaggi l'impresa è disperata, ma, secondo me, non impossibile. E' difficile, ma si può fare.

domenica 24 febbraio 2008

Se Berlusconi vince diventa ostaggio della Lega

Vi siete dimenticati la riforma costituzionale imposta dalla Lega che avrebbe spaccato il paese e che per fortuna il Referendum popolare bocciò? Ma possibile che questo paese ha una memoria cosi corta? In quel frangente Casini e Fini perchè persero la voce e non dissero niente? Guai all'Italia se Berlusconi dovesse vincere le elezioni. Si innescherebbe un nuovo processo di divisione tra Nord e Sud alimentato dalla Lega. La non opposizione di Berlusconi a quello sciagurato progetto mi fece, e mi fa, pensare che Berlusconi, in fondo, non so per quale oscuro motivo, trovasse in esso una convenienza personale.

La Binetti e i Radicali: una compresenza necessaria

Nel PD possono stare, anzi devono stare, la Binetti e i Radicali. Un partito democratico non deve aver paura delle idee. Dal confronto di idee diverse nascono nuove idee. L'importante è ci sia una sincera disponibilità ad ascolatre le ragioni dell'altro, a mettersi in discussione e ad accettare le regole della democrazia, che devono valere a tutti i livelli. Un Turigliatto,che impone il proprio punto di vista alla propria coalizione e minaccia la stabilità del governo che essa esprime, che idea ha di democrazia? Un vero democratico ragiona così: "Io sono fortemente convinto della giustezza della mia idea e lo sarò fino a quando non mi farete conoscere un'idea più giusta della mia, ma ogni caso accetto che prevalga, e mi impegno a rispettare, l'idea espressa dalla maggioranza di noi, anche se è diversa dalle mie."

I Cattolici disubbidiranno

Le gerarchie ecclesistiche entrino pure a piè pari nella politica italiana, come stanno facendo in queste ore, accusando di falso il documento dell'Ordine dei Medici sulla 194 e criticando Umberto Veronesi neo-candidato del PD. Cerchino di dare una mano a Berlusconi, il peccatore che ha avuto figli da due mogli, a vincere le elezioni. Mandino ai Cattolici il monito sottinteso a non votate per il PD. Siccome Cristo ha detto : "Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio.", in altre parole, state alla larga dal potere temporale, i Cattolici hanno tutto il diritto di disobbedire al Papa e di votare invece per il PD. E disubbidiranno, come fecero per il divorzio e per la 194.

Cara Anna Finocchiaro, i Siciliani si fidano di te!

Cara Anna,
ho potuto apprezzare l'energia e la grinta con la quale hai compattato e guidato la sfilacciata maggioranza di centrosinistra al Senato nei momenti più difficili del tormentato governo Prodi, per far approvare importanti provvedimenti. Non so se senza il tuo aiuto Prodi sarebbe riuscito a governare in questi due burrascosi e sofferti anni di vita dell'Unione. Il PD non avebbe potuto candidare persona più adatta di te, in questo momento, a governare la Sicilia, terra di bellezze e di tragedie incomparabili, che tutti noi Italiani amiamo. La tua energia, la tua sincerità, la tua profonda onestà, la tua forza interiore che sicuramente ti viene dalla bellezza struggente della tua terra, possono non solo farti assumere la guida del governo della Sicilia, ma anche far vincere il PD alle elezioni politiche, ribaltando quell'incredibile 61 a zero del 2000 e chissà che anche questa volta il tuo apporto non sia decisivo per le sorti delle forze riformiste del centrosinistra. La Sicilia che ci ha fatto perdere nel 2000 questa volta potrebbe farci stravincere. E' un sogno possibile, alla luce anche di quello che si vede nella incredibile campagna elettorale di Walter Veltroni, con i continui bagni di folla piena di entusiasmo e di speranza in tutte le piazze in cui fa tappa il pulman verde dell'Italia Viva. Cara Anna, sono convinto che si può fare.
Un grande abbraccio.

venerdì 22 febbraio 2008

De Mita e l'investitura divina

De Mita ha reagito alla sua esclusione dalle liste dei candidati del PD come un principe ereditario al quale viene negato il trono che gli spetta per diritto di successione divino. Personaggi come De Mita hanno sempre concepito la politica come professione, come incarico a tempo indeterminato e la propria candidatura alle elezioni come scontata, dovuta. Se così non fosse non avrebbe abbandonato con sdegno il PD solo perchè gli ha negato la candidatura, applicando, tra l'altro, un regolamento approvato democraticamente dalla base, e non sarebbe andato in televisione a sparlare del partito nel quale aveva militato fino a qualche ora prima. Lo spettacolo che sta dando è veramente desolante. Personaggi come De Mita, attaccati alla poltrona con la stessa tenacia con cui le cozze si attaccano agli scogli, spiegano perchè l'Italia è rimasta ingessata e paralizzata per tanti anni. De Mita rappresenta plasticamente la vecchia politica, quella di cui parla Veltroni. Gli unici Italiani che si devono alzare (dalle poltrone alle quali sono abbarbicati) sono i politici che fanno politica per interesse proprio e cedere il posto ai volti nuovi. Italia, siediti tu al posto della vecchia politica inconcludente e parassitaria. Riprendi in mano il tuo destino. Dai fiducia a chi la merita, a Walter Veltroni ed al Partito Democratico!

Berlusconi in tilt

Prima snocciola sondaggi che danno il Popolo della libertà al 46%, il che, se si avverasse, e mentre lo dico mi tocco certe cose, equivarrebbe a una loro vittoria sicura; poi dichiara che se si pareggiasse sarebbe pronto a fare le larghe intese. O la granitica fiducia del Cavaliere nei sondaggi sta vacillando o i sondaggi raccontano un'altra storia. Secondo me, la improvvisa disponibilità al dialogo di Berlusconi con l'avversario, finora sempre negata, significa che quella vittoria che l'ex centro destra credeva di avere in tasca non appare più tanto sicura neanche a loro. Un'ulteriore conferma di questa impressione me l'ha data Fini, il quale, in questi giorni appare irriconoscibile. Sembra privo di identità. Una persona che non sa più chi è. Non ha la solita grinta. E' spento come un pugile suonato. Fateci caso. E' comprensibile. Oramai è l'ombra di Berlusconi. Ha dimostrato di essere privo di coraggio, di essere superato in questo addirittura da Casini. Subito dopo la caduta del governo Prodi parlavano di vittoria sicura come se gli Italiani fossero un popolo di stupidotti pronti a sostenere in massa la loro Reconquista del potere nonostante le venali ragioni che la ispiravano e che non si preoccupavano neanche tanto di nascondere. Forse hanno incominciato a temere che quegli Italiani che li hanno sempre sostenuti non erano tanto soddisfatti delle loro performances parlamentari (tra le cui perle spiccano gli improperi, le grida da stadio, i vergognosi e vigliacchi insulti al premio Nobel Rita Levi Montalcini, le corna, lo spumante versato sui banchi) e non si fidavano tanto neanche di loro. Tutti segnali che mi sembrano incoraggianti e di buon auspicio per voltare veramente pagina.

martedì 19 febbraio 2008

Perchè la scelta dei candidati è strategica

Spero che si tenga conto il più possibile dell'opinione dei cittadini sulle candidature perchè dei candidati in sintonia col proprio territorio e con la propria gente, stimati e rispettati dai propri concittadini, potranno fare la differenza, rispetto alle candidature sicuramente decise a tavolino dal centrodestra per sfamare gli appetiti insaziabli dei propri numerosi colonnelli, e possono far vincere le elezioni. Prevedo, infatti, che dietro ai capolista, che saranno i notabili del Partito del Popolo, verranno collocati numerosi sconosciuti che si prevede di eleggere con i voti ottenuti dai volti noti che dovranno scegliere uno dei seggi ottenuti lasciando gli altri ai propri fedelissimi che la gente magari non aveva nessuna intenzione di eleggere. Spero che gli Italiani non caschino di nuovo in questo tranello della porcata di Calderoli che ha generato, nella scorsa legislatura, la classe politica impresentabile e volgare degli sputi, dello spumante lanciato sui banchi e degli insulti vergognosi alla grande Rita Levi Montalcini ed ai senatori a vita. Più che senatori sembravano ultrà incolti e rozzi, ma orgogliosi della propria ignoranza esibita come un trofeo, reclutati nelle curve sud degli stadi.

lunedì 18 febbraio 2008

I cattolici amano lo stato laico e votano in piena libertà

Io penso che chi crede che i Cattolici votino sotto dettatura di Ruini o, in generale, delle gerarchie vaticane e dei poteri forti che ad esse si affiancano, non ha nessuna stima per i cattolici. I cattolici cristiani, così definisco i cattolici che antepongono l'esempio e gli insegnamenti di Gesù Cristo a qualsiasi altra prescrizione, fosse anche quella del Papa di turno, sanno che la sacralità della vita si difende non solo difendendo quella di un feto che ancora non ha alcuna coscienza di sè, ma anche preoccupandosi della vita della madre che si vorrebbe costringere a mettere al mondo un figlio anche a costo della sua, della vita degli operai che la rischiano continuamente sul posto di lavoro, della vita dei senza tetto, privati della dignità di una casa, della vita di chi è condannato a morte da leggi basate sulla vendetta e via dicendo. Su molte vite a rischio le gerarchie ecclesiastiche sono inspiegabilmente afone. Senza il contributo dei cattolici il referendum con il quale si tentò di abrogare la 194 avrebbe vinto. I cattolici sapevano che l'aborto è sempre un dramma per una madre e che la 194 mise fine alla vergogna degli aborti clandestini dei poveri dalle mammane e degli aborti all'estero dei ricchi nelle cliniche di lusso. I cattolici cristiani diffidano di una gerachia ecclesiastica che si è schierata con il centrodestra in cambio del piatto di lenticchie dell'esenzione dell'ICI e soprattutto diffidano di un moralismo intollerante da parte di chi all'interno delle sue fila ha tollerato e spesso nascosto la vergogna dei preti pedofili. I cattolici cristiani, soprattutto, sanno che la forza di Satana sta proprio nella sua capacità di nascondersi in posti e sotto vesti impensabili e, ultimamente, da certi luoghi frequentati da strenui paladini del cattolicesimo e della tradizione emana spesso odore di zolfo. Questo odore si sente anche dalle parti di qualcuno che ha scoperto in sè una improvvisa e veemente passione antiabortista, pur non essendo mai stato visto da alcuno raccolto in preghiera in qualche chiesa. E questo ateo devoto è stato benedetto da autorevoli porporati. Non sono anticlericale e non ce l'ho coi Papi. Personalmente ho molto ammirato e amato Papa Woitila. Ma non tutti i Papi sono uguali. E' la vita e i misteriosi disegni di Dio. Non è colpa di nessuno.

Vai Walter, l'Italia positiva è con te e sarà la tua forza!!

Ho seguito su Internet il discorso di Walter dall'Aquila. Due cose mi hanno colpito: il teatro era stracolmo, con gente in piedi ai lati della platea e, alla fine del solito bel discorso di Walter, la gente, anzichè guadagnare l'uscita come si fa sempre alla fine di uno spettacolo, indugiava, restava lì, abbracciava idealmente il suo leader, lo coccolava con lo sguardo. Ho provato una grande tenerezza. Sono tutti segnali impercettibili di un'energia nuova che sta entrando nei cuori delle persone, che le persone aspettavano da tempo. Un'energia che parte da un uomo apparentemente delicato e fragile, perchè gentile e pacato nei toni, ma con una grande forza interiore e un grande amore per gli altri. Un uomo che mi fa venire in mente altri grandi del secolo scorso, che hanno visto laddove dove altri non vedevano ed hanno trasformato sogni apparentemente irrealizzabili in realtà. Penso a Roosevelt, che tirò fuori gli Stati Uniti dalla terribile recessione del '29 ed a Mandela che restituì dignità e parità di diritti alla maggioranza nera del Sudafrica senza un bagno di sangue e riconoscendo che il Sudafrica era anche la patria dei bianchi che vi erano nati. Dovessimo anche perdere le elezioni, nulla sarà come prima. Walter ci ha indicato una strada che prima non si vedeva perchè avvolta dalle nebbie del pessimismo e su quella strada, prima o poi, ci incammineremo.

lunedì 11 febbraio 2008

Amici del centro-destra votate per il PD!

Amici del centro-destra, avete visto che chi pretende di rappresentarvi non sa che pesci pigliare? Casini dentro. No, Casini fuori. Storace con noi. No, Storace da solo. Trovatemi un solo articolo di giornale, una sola dichiarazione televisiva o radiofonica di un esponente del centrodestra da cui si evinca che idea di Italia hanno. Quali provvedimenti concreti intendono prendere per migliorare la nostra condizione socio-economica. Sono così storditi dalla brama di potere e dalla paura di perdere le elezioni, sono così indaffarati a costruire alleanze per conquistare il potere costi quel che costi, che a cosa vogliono fare per noi non ci hanno neanche pensato. Capisco il senso di appartenenza, la fedeltà ideologica, ma anche voi dovete arrivare a fine mese. Il PD è l'unico partito in grado di mettere qualcosa nel vostro piatto, e Veltroni l'ha anticipato nel discorso di Spello, perchè grazie alla silenziosa ma efficace politica di risanamento di Prodi e Padoa Schioppa, persone forse non simpatiche ma certamente serie, oggi c'è un tesoretto che il PD userà per diminuire le tasse su salari e stipendi. Berlusconi e il suo presuntuoso Ministro delle Finanze Tremonti avevano lasciato le casse dello stato vuote e l'idea di poter avere in due anni a disposizione un tesoretto da redistribuire tra i ceti sociali meno abbienti era semplicemente impensabile. Tra le altre cose una sconfitta del centrodestra sarebbe salutare perchè costringerebbe la destra a rifondarsi e a farsi rappresentare da persone serie e non da affaristi alla Berlusconi che, quando gli faceva comodo, faceva il Presidente del Partito Socialista di Craxi e poi ha scoperto una improvvisa vocazione di destra (per carità, è successo ad altri, a Mussolini ad esempio, anch'egli all'origine socialista). Ve lo siete dimenticato? O forse non lo avete mai saputo a causa di una certa omertà informativa che perdura in Italia dal 2000 e copre come un tappeto tutta la polvere sgradevole che metterebbe in cattiva luce l'ex e forse, fra due mesi, di nuovo padrone d'Italia. Riflettete. Il PD è un partito che sicuramente rappresenta gli interessi oggettivi della maggioranza degli Italiani perchè delle riforme che farà beneficierà la maggioranza degli italiani, anche se alcune riforme, come le liberalizzazioni risulteranno indigeste a interi ceti che godono di assurdi privilegi corporativi medioevali. Perchè, allora, non votarlo?

domenica 10 febbraio 2008

Perchè vincere è possibile

I sondaggi dicono che la maggioranza degli Italiani è pronta a votare per Berlusconi. Ma perchè dovrebbe? Di tutte le cose che ha fatto Berlusconi al governo ha beneficiato solo una piccola parte di Italiani: essenzialmente lui, con le leggi ad personam (per non farsi condannare per falso in bilancio, ha cancellato la legge che sanzionava il reato), e alcune migliaia di evasori fiscali e speculatori edilizi, favoriti dai condoni e dalle sanatorie. Perchè allora Berlusconi ha conquistato tanti italiani a cui non ha dato niente ed ha tolto molto? Perchè li ha irretiti e ingannati con la potenza delle sue televisioni e del suo denaro. Oggettivamente la stragrande maggioranza degli italiani non ha alcun interesse a votare per Berlusconi e per il suoi famelico branco. Ha, invece, tutto l'interesse a votare per il PD che, presentandosi da solo, può realmente migliorare la condizone delle famiglie italiane, con realismo e senza demagogie ideologiche. Vincere dunque è possibile. Basta rivolgersi agli Italiani, come Walter sta facendo, e conquistare la loro fiducia. E come si fa a negare la fiducia ad uno come Walter Veltroni?

Una piccola idea per sostenere Veltroni

Ho appena finito di ascoltare su Internet il bellissimo discorso di Walter Veltroni, pronunciato sull'incantevole sfondo del paesaggio umbro. Le parole di Walter mi hanno commosso. Il suo sforzo di cambiare l'Italia, che è lo stesso di noi tutti cittadini che non ne vogliamo sapere di smettere di sperare, è assolutamente da sostenere. Abbiamo la possibilità concreta di recarci alle urne non nel clima di guerra e di diffidenza di quelle passate. E ciò potrà accadere per l'impostazione nuova che Veltroni sta dando alla campagna elettorale. Nel discorso di oggi non ha mai pronunciato il nome di Berlusconi, che per 14 anni ha imposto a tutti non le regole del gioco, ma il gioco stesso. Berlusconi quando ha visto che, per la prima volta, i suoi avversari non lo seguivano più sulla strada scelta da lui, quella della demonizzazione dell'avversario e dello scontro spesso incivile perchè basato sulle menzogne e sulle calunnie, ma sceglievano un'altra strada ha incominciato ad inseguirli. E' la prima volta da quando si è messo in politica che Berlusconi insegue l'avversario. Lancio qui una piccola idea. Facciamo sentire concretamente a Veltroni il nostro sostegno quando viene nelle nostre città. Facciamogli capire che rappresenta tutti noi, che di lui ci fidiamo. Facciamo dei cortei festosi con le nostre automobili e seguiamo il suo pulman a clacson spiegati per qualche kilometro. Vedrete l'effetto contagioso sugli elettori indecisi!

sabato 9 febbraio 2008

Matrimonio d'interesse

Pochi mesi fa Fini garantiva, come Presidente di Alleanza nazionale, che non avrebbe mai aderito al progetto di Berlusconi del Popolo della Libertà. Poi il promesso sposo recalcitrante ha scoperto che il coniuge rifiutato aveva una dote più cospicua del previsto (la possibilità improvvisa di riappropriarsi del potere grazie alla giravolta di Mastella e di mettere le mani sul tesoretto degli italiani che Prodi voleva redistribuire ai meno abbienti) ed ha repentinamente cambiato idea. Per interesse. Riusciranno i nostri ancora una volta a far credere agli Italiani che il loro è un matrimonio d'amore e che meritano la dote promessa (potere e tesoretto)? Non credo. Anche perchè si sono spesi troppo a dichiarare pubblicamente che non si piacevano fino a qualche giorno fa.

giovedì 7 febbraio 2008

Berlusconi nell'angolo

Dopo la riunione di oggi dei vertici del PD ho tirato un sospiro di sollievo. La decisione di Veltroni di correre da soli sia alla Camera che al Senato è stata mantenuta. Non sono stati espressi dissensi rispetto a questa linea. Vuol dire che Veltroni è più deciso che mai ad imporre il comportamento che il PD dovrà tenere in questo frangente. La decisione del PD crea problemi enormi a Berlusconi, il quale, per ricevere il minor danno possibile da essa dovrebbe far correre Forza Italia da sola. Ma se lo facesse gli ex alleati farebbero una campagna rabbiosa contro di lui rivelando chissa quali cose che solo loro sanno sul loro ex capo. Un'altra via d'uscita sarebbe farsi da parte e lasciare il posto a Fini. Ma questa ipotesi penso che non si sia neanche affacciata nella mente di Berlusconi. Il suo narcisismo smodato e il rancore che serba nei confronti dell'ingrato Fini per le picconate che ha dato fino a qualche giorno fa alla Casa delle Libertà non gli consentirebbero di fare un passo indietro. Eppoi, avete mai visto Berlusconi in seconda fila rispetto ai suoi interessati alleati-vassalli? Alla fine cercherà di limitare i danni infertegli dalla decisione del PD cercando di ridurre al minimo le formazioni della Casa delle Libertà. Così, tanto per dare agli Italiani un'immagine di vecchio anzichè di stantio.
il cannocchiale

martedì 5 febbraio 2008

Questione di voce

Ci sono cose che passano nell'anima sfuggendo al filtro della ragione e solo dopo che sono passate la ragione può riconoscerle. Le sensazioni provocate dalla voce ad esempio. Quella di Fini è funerea, tenebrosa. Fa venire in mente becchini e camposanti. Quella di Berlusconi è falsa, come il nero asfalto dei suoi pochi capelli. Fa venire in mente gli imbonitori che promettono miracoli. "Venghino, signori, venghino. Questa pomata è portentosa. Guarisce tutte le malattie. Proprio tutte, nessuna esclusa!". Quella di Casini è insignificante. Non evoca niente, perchè è un vacuo movimento dell'aria. Qualcuno ricorda qualcosa di significativo detto da Casini? Quella di Veltroni, invece, è forte, squillante, decisa, ma, soprattutto, carica di passione. Le 'voci' del centrodestra nascondono il tornaconto, personale o di parte. Sono intrise di falsità. Dalla voce di Veltroni, invece, trapela solidarietà, condivisione, senso del bene comune. E' limpida e cristallina come l'acqua di sorgente. Una bella differenza che, ne sono convinto, viene percepita dalla gente e lascia il segno.

lunedì 4 febbraio 2008

Attenzione alle trappole

Ci potrei scommettere un testicolo con la certezza assoluta di non perderlo. Se, con l'attuale porcata di legge elettorale dovesse vincere il PD, Berlusconi direbbe che la vittoria non è legittima perchè la legge presenta elementi di incostituzionalità. Ovviamente se vincesse lui la sua vittoria sarebbe invece limpida e rispecchierebbe la volontà popolare e bla, bla, bla. Perciò attenzione alle trappole. Leggo che il Governo vuole indire il referendum. Lo faccia, per l'amor di Dio (e di noi poveri Italiani). Sarebbe un colpo al fegato micidiale per Berlusconi e Fini. Fini resterebbe letteralmente senza parole. Potrebbe mai opporsi al suo referendum? Se lo facesse gli specchi, per la vergogna. si rifiuterebbero di riflettere la sua immagine. Dopo un po' la doccia fredda. Il referendum slitterebbe di un anno in caso di scioglimento delle Camere. Temo che voteremo con la porcata.

Perchè la Casa delle Libertà è debole

Ci sono tre elementi che indeboliranno fortemente la Casa delle Libertà.
1. Se il PD si presenta da solo le polveri dell'arma dell'anticomunismo usata efficacemente da Berlusconi nelle passate elezioni risulteranno bagnate.
2. Le numerose formazioni che si accalcheranno nella pur ampia Casa delle Libertà, per essere visibili, saranno costrette da subito ad evidenziare le rispettive differenze, il che rafforzerà ulteriormente l'immagine di frammentarietà che il loro numero elevato già offre. La rissa o comunque la competitività che prevedo smentirà la promessa fatta da Berlusconi di poter offrire all'Italia un governo forte e stabile.
3. Il PD, al contrario, potrà giocare un asso vincente: la presentazione della lista dei ministri già durante la campagna elettorale, non dovendo patteggiare con i vari Bertinotti, Diliberto e Mastella.

Il Partito Democratico può vincere e bisogna crederci

Il Partito Democratico è un partito che guarda a sinistra e si fa carico dei problemi dei meno abbienti ma è, allo stesso tempo, moderato cioè sensibile verso le esigenze dei ceti medi, imprenditoriali e professionali. Per queste caratteristiche il bacino potenziale degli elettori del PD è vastissimo e potrebbe fargli ottenere la vittoria alle elezioni. Il PD può pescare elettori a destra ma la Casa delle Libertà difficilmente può pescare elettori a sinistra. La campagna elettorale deve essere come un fiume in piena che erode consensi su entrambe le rive. Bisogna crederci e mi pare, il chè è molto confortante, che Veltroni ci creda, a differenza di Rutelli che, nel 2000, quando parlava aveva la sconfitta negli occhi.

sabato 2 febbraio 2008

I pilastri su cui appoggiare la vittoria

Eccoli.
1. Il PD è la vera ed unica novità politica italiana, nata da una partecipazione senza precedenti della gente attraverso le primarie.
2. La Casa delle Libertà è un rissoso condominio dove abitano persone con idee molto diverse dell'Italia, che vanno dai post fascisti di Storace ai secessionisti di Bossi.
3. I leader sono gli stessi degli ultimi 15 anni: Berlusconi più liftato che mai, Bossi vecchio ed ammalato, Casini incanutito, Fini eterno delfino. Se questo è il rinnovamento della politica!
4. La Casa delle Libertà vuole andare di corsa alle elezioni solo per riconquistare il potere e non per il bene degli elettori di cui chiedono il voto. Come si spiega altrimenti la resurrezione di una formazione poltica definita pochi giorni fa 'ectoplasma' dai suoi stessi fondatori e la sua riscoperta da parte di personaggi che avevano appena dichiarato che non esisteva più e che bisognava costruire un'alternativa ad essa ?
Io penso che con questi pochi e chiari argomenti si può convincere anche il più riluttante elettore a votare per il PD il quale ha tutte le carte in regola per risultare il vincitore morale delle prossime elezioni politiche se non addirittura il vincitore materiale. Gli elettori sono imprevedibili e potrebbero riservare grandi sorprese.

venerdì 1 febbraio 2008

Finalmente posso dire: "Bravo D'Alema!"

Fa bene D'Alema a chiedere che prima delle elezioni venga fatto il referendum. Attenzione! Per fare il referendum non c'è bisogno di nessuna grande coalizione nè del consenso di nessun partito. Il Referendum deve essere fatto perchè lo vogliono 800 mila Italiani e perchè la Corte Costituzionale ha deliberato che va fatto. Il Governo in carica per gli affari correnti, cioè Prodi, può, anzi deve, senza dover chiedere il permesso a nessuno, indire, in successione, il referendum e le elezioni: il primo ad aprile, le seconde a giugno. Il referendum, oltre ad essere un diritto che non può essere scippato a i cittadini, può riaprire i giochi e rendere le prossime elezioni una vera competizione e non, come è adesso, una vittoria certa per uno dei due contendenti. Fini, sostenitore acceso del referendum, non può che esserne soddisfatto.

domenica 27 gennaio 2008

Prima referendum poi elezioni

In tempi brevi si possono fare sia il referendum sia le elezioni. In questo modo si soddisferebbero le aspettative delle centinaia di migliaia di Italiani che hanno firmato per il referendum (tra cui Fini, che ne sarebbe il più felice visto il sostegno entusiastico dato a suo tempo alla raccolta delle firme, o no?) sia la voglia irrefrenabile di 'elezioni subito' del Cavaliere. Perchè conviene fare il referendum? Perchè le modifiche introdotte dal referendum darebbero il premio di maggioranza al partito vincente e non alla coalizione vincente e in questo caso il PD che è l'unico partito a chiara e decisa vocazione maggioritaria ne sarebbe avvantaggiato. Capito Veltroni? E se l'hai capito perchè non hai ancora chiesto il referendum? Berlusconi vuole le elezioni? E tu vuoi il referendum. In un luogo remoto dell'Italia si dice: "Un po' per ciascuno non fa male a nessuno".

sabato 26 gennaio 2008

Barzelletta ?

Berlusconi, seduto alla sua scrivania, si appresta a scrivere il primo provvedimento legislativo del suo governo, quello che dovrà praticamente impedire tutte le intercettazioni telefoniche che possano riguardarlo. Riflette intensamente per un pò, poi scrive di getto: "Le intercettazioni saranno consentite solo per terrorismo, mafia e camorra". Legge e rilegge il testo. Non è soddisfatto. Ci pensa un pò su, infine cancella la parola 'mafia' e, raggiante, consegna il foglio al fido Bonaiuti perchè faccia approvare la legge. "Cavaliere"sussurra Bonaiuti " non abbiamo ancora la maggioranza al senato." "Cavoli tuoi" risponde il Berlusca "Non ha sentito che ho già detto a tutti che abbiamo vinto le elezioni?".
Politik

venerdì 25 gennaio 2008

Avanti, miei prodi

Berlusconi è entrato nel guinnes dei primati per la sua capacità di cambiare idea 65 volte in un minuto. Più di una volta al secondo! Gli Italiani lo sanno. Possono ammirarlo per la sua rara abilità ma non possono credergli quando fa una qualsiasi promessa. Anche se pare che ciò che attrae gli Italiani non sono tanto le promesse strombazzate quanto la promessa sussurrata che si nasconde dietro di esse e che è la seguente: "Seguitemi e vi prometto che con me ognuno di voi potrà fare tutto ciò che gli garba. Non pagare le tasse, costruire dove gli pare, sputare per terra. Tutto, tutto." E' questa promessa implicita di anarchia che attrae gli Italiani. Per fortuna non tutti. Non credere a Prodi, invece, è quasi impossibile, anche per il più incallito dei diffidenti. Aveva promesso il risanamento ed il risanamento c'è stato. Aveva promesso di far pagare le tasse agli evasori e le casse dello stato si sono riempite di tributi mai pagati prima fino a traboccarne. Ve l'immaginate la forza di un tandem Veltroni-Prodi (terza idea per il PD) ? Un carro armato che spara proiettili di credibilità di incredibile potenza. Questi due prodi (gioco di parole che lascia volutamente intravvedere una certa preferenza per uno dei due componenti del tandem) possono sbaragliare le antiquate truppe berlusconiane. Avanti, miei prodi.
Politik

Internet non basta, ma neanche guasta

Sono d'accordo con Berlusconi quando dice che nelle passate elezioni ci furono brogli. Non sono d'accordo con lui quando sostiene che i brogli li fecero quelli dell'Unione. Io penso infatti che i brogli li fecero quelli della Casa delle Libertà. Ricordate il numero abnorme delle schede nulle del Senato? Non erano loro al governo? Il Ministro dell'Interno non era Pisanu di Forza Italia? In queste elezioni la situazione è diversa. Al Governo c'è l'Unione, che può quindi vigilare sul corretto svolgimento delle elezioni ed anche sul corretto impiego dell'informazione. Del fatto che la Casa delle Libertà è riuscita a conservare il controllo della RAI (raro caso di incapacità di raccogliere un potere a portata di mano da parte dell'Unione) non ne farei una malattia. Sempre più persone (tra cui il sottoscritto) non guardano più la tv e sempre più persone si informano attraverso Internet e non solo giovani. Bisogna sfruttare al massimo questi canali informativi alternativi (seconda idea per il PD) anche se, purtroppo, la televisione in Italia resta la principale, se non l'unica, fonte di informazione per la maggior parte delle persone.
Politik

Elezioni, elezioni delle mie brame

Berlusconi sta premendo perchè si vada ad elezioni subito. E' come un amante che sente vicino l'orgasmo e non vuole rinunciarci. Non credo che Casini gli resisterà a lungo. Penso che si andrà a votare col porcellum. Pazienza. Il PD potrà scegliere i propri candidati col collaudato sistema delle primarie, a prescindere dal porcellum che non lo richiede. Potrà, così, creare un gruppo di candidati forti perchè legati al proprio territorio (prima idea per il PD), mentre Berlusconi, per soddisfare gli appetiti famelici presenti all'interno della Casa delle Libertà dovrà candidare a Canicatti l'aspirante di Viggiù ed a Cologno Monzese l'aspirante di Barletta. Insomma sarà così preso dalla composizione del puzzle dei candidati che non avrà tempo per elaborare il programma. E' per questo che Fini ha dichiarato che loro faranno un programma di tre quattro punti. Impegni permettendo.

Non tutto è perduto, anzi

Berlusconi è così inebriato dalla vittoria che ha smesso di pensare nel modo furbo che tutti gli riconoscono. Per quale oscuro motivo gli Italiani dovrebbero rimangiare una vecchia zuppa riscaldata e scotta come la Casa delle Libertà quando due anni fa le voltarono le spalle? O forse gli Italiani, o almeno gran parte di loro, non sanno che Berlusconi & Co. hanno fatto cadere il governo di Romano Prodi, che stava faticosamente governando bene e stava apprestandosi ad una cospicua redistribuzione sociale di ricchezza, per mettere le mani proprio su quel gruzzolo? Il Partito Democratico, al contrario, può presentarsi veramente come una novità politica, perchè oggettivamente lo è, e può candidarsi a cambiare l'Italia ed a proseguire il cammino virtuoso iniziato e che solo persone sciocche e male informate possono non apprezzare. Perciò, calma e sangue freddo. Rimbocchiamoci le maniche perchè non tutto è perduto. Anzi.
Politik

Incominciamo da dove tutto sembra finito

Il Governo Prodi stava cadendo ed io provavo sensazioni positive. Penserete che io sia uno dei tanti antiprodiani che scioccamente esultano in queste ore. Affatto. Sono un ammiratore di Prodi e le mie sensazioni immediate di fronte ai fatti non mi tradiscono mai. Ad esempio, provai angoscia quando fu eletto Berlusconi nel 2000 ed anche quando fu eletto Benedetto XVI (per quest'ultima elezione non so perchè essendo io non un anticlericale mangiapreti ma un credente cristiano che riconosce molti meriti alla Chiesa).
Ho deciso di creare questo blog, in cui mi firmerò come Politik , per raccogliere tutte le idee migliori, mie e vostre, per disegnare una strategia che permetta al Partito Democratico ed ai suoi eventuali alleati di vincere le imminenti elezioni politiche. Terrò rigorosamente nascosta la mia identità che rivelerò solo quando (ri)vinceremo le elezioni. Volete sapere se la rivelerò anche nel caso in cui le perderemo? Non credo. Non farei in tempo. Sarei troppo occupato a fare le valigie per scappare all'estero.
Politik