mercoledì 2 luglio 2008

Perchè Di Pietro ha ragione e Veltroni sbaglia

Veltroni non intende aderire alla manifestazione dell'8 luglio perchè non vuole fare un'opposizione urlata ma vuole indire una immensa manifestazione in autunno (con milioni di persone, sono parole sue) per far sentire alta la sua voce contro le cattive condizioni di vita degli Italiani. Questo discorso presuppone che egli pensa che le leggi antidemocratiche e anticostituzionali che la combriccola berlusconiana si appresta a varare non vadano minimamente a incidere sulle condizioni materiali degli Italiani. Niente di più sbagliato e se Veltroni lo pensa vuol dire che i suoi forbiti discorsi sono tutto fumo e niente arrosto. Le leggi di Berlusconi peggioreranno enormemente le condizioni di vita degli Italiani perchè trasformeranno la società italiana in una jungla in cui prevarranno i più forti e non i più capaci e la conseguenza sarà un ulteriore generalizzato impoverimento morale e materiale degli Italiani. Farò un esempio per tutti. La depenalizzazione del falso in bilancio è stato un colpo mortale inferto alla competitività del mercato Italiano ed una delle cause dell'inarrestabile calo del prodotto interno lordo. Gli investitori stranieri se ne stanno ben alla larga dall'Italia perchè in Italia la competitività non è garantita e non c'è alcuna possibilità di difendersi dai competitori sleali. Di Pietro è uno dei pochi leader politici che hanno perfettamente compreso che non c'è sviluppo e benessere senza legalità e rispetto delle regole. E' l'unico che si è sempre battuto perchè non venissero eletti in Parlamento persone condannate. Ha colto la gravità del momento e si candida a diventare il leader naturale dell'opposizione. Mi ricorda Eltsin quando si mise a capo della rivolta popolare per bloccare il tentativo di colpo di stato che i militari si apprestavano a realizzare di fronte ai tentennamenti e alle indecisioni di Gorbaciov. Non solo bisogna scendere in piazza ma la piazza bisogna tenerla fino a che le leggi vergogna non verranno ritirate. La mobilitazione deve essere continua e crescente. Questo 8 luglio passerà alla storia perchè ci dirà se gli Italiani saranno stati capaci di difendere una delle più belle Costituzioni del mondo e la Democrazia che da essa è derivata. Il Partito Democratico rischia di sfracellarsi in questa prova, in cui la sua leadership appare balbettante e inadeguata, tigrotto di carta, cane che non abbaia e non morde, falso gigante dai piedi di argilla, non reattivo (penso alle fondazioni che discutono del sesso degli angeli, facendo pagare 100 euro a persona, mentre la democrazia sta affondando). D'Alema mi sembra il capo orchestrina del Titanic coi suoi baffetti demodè. Il primo passo di Veltroni alla prova dei fatti è stato un passo falso, Spero che si ravveda, che capisca e ammetta di aver sbagliato (possibilmente prima e non dopo l'8 luglio e se Piazza Navona sarà come credo e, soprattuto, spero, gremita). Non si possono scrivere le regole con chi le regole le ha sempre calpestate. Questo lo capiscono anche i bambini. perche Veltroni e D'Alema, che sono grandi da un pezzo, si ostinano a non volerlo capire? Forse hanno la coda di paglia? Forse hanno scheletrini nell'armadio? Dimostrateci che non è così e scendete in piazza anche voi. La piazza vi legittimerà come leader non il Parlamento occupato e oltraggiato dai parlamentari impiegati di Berlusconi, accuratamente scelti da lui anzichè dal popolo sovrano, e svuotato delle sue funzioni.

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