mercoledì 27 febbraio 2008

A chi giovano le presunte divisioni tra laici e cattolici nel PD

Il motivo per cui mezzi di informazione vicini alle gerarchie ecclesiastiche enfatizzano i presunti inconciliabili contrasti tra cattolici e laici dentro il PD è quello di fornire un'immagine distorta di un partito diviso e lacerato, a tutto vantaggio della destra che, non toccata da critiche del genere, si vorrebbe far apparire unita e coesa. Niente di più lontano dalla realtà. Divisioni gigantesche e veramente incolmabili esistono proprio all'interno della destra, dove Lega Nord di Bossi e Lega Sud di Lombardo si sono accoppiate contronatura, contro la loro stessa natura di difensori di interessi opposti che fanno a pugni, solo per ottenere un reciproco vantaggio elettorale. Come dire: 'Ci uniamo adesso per poterci poi dividere meglio dopo'. Ai simpatizzanti della destra che puntano il dito contro le divisioni nel PD è proprio il caso di ricordare l'evangelico monito che recita: 'Non guardare la pagliuzza che c'è negli occhi degli altri, guarda la trave che c'è nel tuo occhio. '.

martedì 26 febbraio 2008

L'impresa disperata di conquistare la Sicilia

Se la Sicilia si mette nelle mani di Lombardo, che è la controfigura di Cuffaro, perde un treno che forse potrebbe non passare mai più. Si accontenta delle briciole dell'assistenzialismo e del clientelismo e rinuncia alla torta dello sviluppo, che in una terra così bella e ricca di potenzialità, se si affermassero la legalità ed il libero mercato, potrebbe portare enormi ricchezze. Speriamo che i Siciliani capiscano che solo il PD può portare sviluppo in Sicilia, con garanti di ferro come Rita Borsellino e Anna Finocchiaro, due donne di cui i Siciliani dovrebbero essere fieri. A leggere i sondaggi l'impresa è disperata, ma, secondo me, non impossibile. E' difficile, ma si può fare.

domenica 24 febbraio 2008

Se Berlusconi vince diventa ostaggio della Lega

Vi siete dimenticati la riforma costituzionale imposta dalla Lega che avrebbe spaccato il paese e che per fortuna il Referendum popolare bocciò? Ma possibile che questo paese ha una memoria cosi corta? In quel frangente Casini e Fini perchè persero la voce e non dissero niente? Guai all'Italia se Berlusconi dovesse vincere le elezioni. Si innescherebbe un nuovo processo di divisione tra Nord e Sud alimentato dalla Lega. La non opposizione di Berlusconi a quello sciagurato progetto mi fece, e mi fa, pensare che Berlusconi, in fondo, non so per quale oscuro motivo, trovasse in esso una convenienza personale.

La Binetti e i Radicali: una compresenza necessaria

Nel PD possono stare, anzi devono stare, la Binetti e i Radicali. Un partito democratico non deve aver paura delle idee. Dal confronto di idee diverse nascono nuove idee. L'importante è ci sia una sincera disponibilità ad ascolatre le ragioni dell'altro, a mettersi in discussione e ad accettare le regole della democrazia, che devono valere a tutti i livelli. Un Turigliatto,che impone il proprio punto di vista alla propria coalizione e minaccia la stabilità del governo che essa esprime, che idea ha di democrazia? Un vero democratico ragiona così: "Io sono fortemente convinto della giustezza della mia idea e lo sarò fino a quando non mi farete conoscere un'idea più giusta della mia, ma ogni caso accetto che prevalga, e mi impegno a rispettare, l'idea espressa dalla maggioranza di noi, anche se è diversa dalle mie."

I Cattolici disubbidiranno

Le gerarchie ecclesistiche entrino pure a piè pari nella politica italiana, come stanno facendo in queste ore, accusando di falso il documento dell'Ordine dei Medici sulla 194 e criticando Umberto Veronesi neo-candidato del PD. Cerchino di dare una mano a Berlusconi, il peccatore che ha avuto figli da due mogli, a vincere le elezioni. Mandino ai Cattolici il monito sottinteso a non votate per il PD. Siccome Cristo ha detto : "Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio.", in altre parole, state alla larga dal potere temporale, i Cattolici hanno tutto il diritto di disobbedire al Papa e di votare invece per il PD. E disubbidiranno, come fecero per il divorzio e per la 194.

Cara Anna Finocchiaro, i Siciliani si fidano di te!

Cara Anna,
ho potuto apprezzare l'energia e la grinta con la quale hai compattato e guidato la sfilacciata maggioranza di centrosinistra al Senato nei momenti più difficili del tormentato governo Prodi, per far approvare importanti provvedimenti. Non so se senza il tuo aiuto Prodi sarebbe riuscito a governare in questi due burrascosi e sofferti anni di vita dell'Unione. Il PD non avebbe potuto candidare persona più adatta di te, in questo momento, a governare la Sicilia, terra di bellezze e di tragedie incomparabili, che tutti noi Italiani amiamo. La tua energia, la tua sincerità, la tua profonda onestà, la tua forza interiore che sicuramente ti viene dalla bellezza struggente della tua terra, possono non solo farti assumere la guida del governo della Sicilia, ma anche far vincere il PD alle elezioni politiche, ribaltando quell'incredibile 61 a zero del 2000 e chissà che anche questa volta il tuo apporto non sia decisivo per le sorti delle forze riformiste del centrosinistra. La Sicilia che ci ha fatto perdere nel 2000 questa volta potrebbe farci stravincere. E' un sogno possibile, alla luce anche di quello che si vede nella incredibile campagna elettorale di Walter Veltroni, con i continui bagni di folla piena di entusiasmo e di speranza in tutte le piazze in cui fa tappa il pulman verde dell'Italia Viva. Cara Anna, sono convinto che si può fare.
Un grande abbraccio.

venerdì 22 febbraio 2008

De Mita e l'investitura divina

De Mita ha reagito alla sua esclusione dalle liste dei candidati del PD come un principe ereditario al quale viene negato il trono che gli spetta per diritto di successione divino. Personaggi come De Mita hanno sempre concepito la politica come professione, come incarico a tempo indeterminato e la propria candidatura alle elezioni come scontata, dovuta. Se così non fosse non avrebbe abbandonato con sdegno il PD solo perchè gli ha negato la candidatura, applicando, tra l'altro, un regolamento approvato democraticamente dalla base, e non sarebbe andato in televisione a sparlare del partito nel quale aveva militato fino a qualche ora prima. Lo spettacolo che sta dando è veramente desolante. Personaggi come De Mita, attaccati alla poltrona con la stessa tenacia con cui le cozze si attaccano agli scogli, spiegano perchè l'Italia è rimasta ingessata e paralizzata per tanti anni. De Mita rappresenta plasticamente la vecchia politica, quella di cui parla Veltroni. Gli unici Italiani che si devono alzare (dalle poltrone alle quali sono abbarbicati) sono i politici che fanno politica per interesse proprio e cedere il posto ai volti nuovi. Italia, siediti tu al posto della vecchia politica inconcludente e parassitaria. Riprendi in mano il tuo destino. Dai fiducia a chi la merita, a Walter Veltroni ed al Partito Democratico!

Berlusconi in tilt

Prima snocciola sondaggi che danno il Popolo della libertà al 46%, il che, se si avverasse, e mentre lo dico mi tocco certe cose, equivarrebbe a una loro vittoria sicura; poi dichiara che se si pareggiasse sarebbe pronto a fare le larghe intese. O la granitica fiducia del Cavaliere nei sondaggi sta vacillando o i sondaggi raccontano un'altra storia. Secondo me, la improvvisa disponibilità al dialogo di Berlusconi con l'avversario, finora sempre negata, significa che quella vittoria che l'ex centro destra credeva di avere in tasca non appare più tanto sicura neanche a loro. Un'ulteriore conferma di questa impressione me l'ha data Fini, il quale, in questi giorni appare irriconoscibile. Sembra privo di identità. Una persona che non sa più chi è. Non ha la solita grinta. E' spento come un pugile suonato. Fateci caso. E' comprensibile. Oramai è l'ombra di Berlusconi. Ha dimostrato di essere privo di coraggio, di essere superato in questo addirittura da Casini. Subito dopo la caduta del governo Prodi parlavano di vittoria sicura come se gli Italiani fossero un popolo di stupidotti pronti a sostenere in massa la loro Reconquista del potere nonostante le venali ragioni che la ispiravano e che non si preoccupavano neanche tanto di nascondere. Forse hanno incominciato a temere che quegli Italiani che li hanno sempre sostenuti non erano tanto soddisfatti delle loro performances parlamentari (tra le cui perle spiccano gli improperi, le grida da stadio, i vergognosi e vigliacchi insulti al premio Nobel Rita Levi Montalcini, le corna, lo spumante versato sui banchi) e non si fidavano tanto neanche di loro. Tutti segnali che mi sembrano incoraggianti e di buon auspicio per voltare veramente pagina.

martedì 19 febbraio 2008

Perchè la scelta dei candidati è strategica

Spero che si tenga conto il più possibile dell'opinione dei cittadini sulle candidature perchè dei candidati in sintonia col proprio territorio e con la propria gente, stimati e rispettati dai propri concittadini, potranno fare la differenza, rispetto alle candidature sicuramente decise a tavolino dal centrodestra per sfamare gli appetiti insaziabli dei propri numerosi colonnelli, e possono far vincere le elezioni. Prevedo, infatti, che dietro ai capolista, che saranno i notabili del Partito del Popolo, verranno collocati numerosi sconosciuti che si prevede di eleggere con i voti ottenuti dai volti noti che dovranno scegliere uno dei seggi ottenuti lasciando gli altri ai propri fedelissimi che la gente magari non aveva nessuna intenzione di eleggere. Spero che gli Italiani non caschino di nuovo in questo tranello della porcata di Calderoli che ha generato, nella scorsa legislatura, la classe politica impresentabile e volgare degli sputi, dello spumante lanciato sui banchi e degli insulti vergognosi alla grande Rita Levi Montalcini ed ai senatori a vita. Più che senatori sembravano ultrà incolti e rozzi, ma orgogliosi della propria ignoranza esibita come un trofeo, reclutati nelle curve sud degli stadi.

lunedì 18 febbraio 2008

I cattolici amano lo stato laico e votano in piena libertà

Io penso che chi crede che i Cattolici votino sotto dettatura di Ruini o, in generale, delle gerarchie vaticane e dei poteri forti che ad esse si affiancano, non ha nessuna stima per i cattolici. I cattolici cristiani, così definisco i cattolici che antepongono l'esempio e gli insegnamenti di Gesù Cristo a qualsiasi altra prescrizione, fosse anche quella del Papa di turno, sanno che la sacralità della vita si difende non solo difendendo quella di un feto che ancora non ha alcuna coscienza di sè, ma anche preoccupandosi della vita della madre che si vorrebbe costringere a mettere al mondo un figlio anche a costo della sua, della vita degli operai che la rischiano continuamente sul posto di lavoro, della vita dei senza tetto, privati della dignità di una casa, della vita di chi è condannato a morte da leggi basate sulla vendetta e via dicendo. Su molte vite a rischio le gerarchie ecclesiastiche sono inspiegabilmente afone. Senza il contributo dei cattolici il referendum con il quale si tentò di abrogare la 194 avrebbe vinto. I cattolici sapevano che l'aborto è sempre un dramma per una madre e che la 194 mise fine alla vergogna degli aborti clandestini dei poveri dalle mammane e degli aborti all'estero dei ricchi nelle cliniche di lusso. I cattolici cristiani diffidano di una gerachia ecclesiastica che si è schierata con il centrodestra in cambio del piatto di lenticchie dell'esenzione dell'ICI e soprattutto diffidano di un moralismo intollerante da parte di chi all'interno delle sue fila ha tollerato e spesso nascosto la vergogna dei preti pedofili. I cattolici cristiani, soprattutto, sanno che la forza di Satana sta proprio nella sua capacità di nascondersi in posti e sotto vesti impensabili e, ultimamente, da certi luoghi frequentati da strenui paladini del cattolicesimo e della tradizione emana spesso odore di zolfo. Questo odore si sente anche dalle parti di qualcuno che ha scoperto in sè una improvvisa e veemente passione antiabortista, pur non essendo mai stato visto da alcuno raccolto in preghiera in qualche chiesa. E questo ateo devoto è stato benedetto da autorevoli porporati. Non sono anticlericale e non ce l'ho coi Papi. Personalmente ho molto ammirato e amato Papa Woitila. Ma non tutti i Papi sono uguali. E' la vita e i misteriosi disegni di Dio. Non è colpa di nessuno.

Vai Walter, l'Italia positiva è con te e sarà la tua forza!!

Ho seguito su Internet il discorso di Walter dall'Aquila. Due cose mi hanno colpito: il teatro era stracolmo, con gente in piedi ai lati della platea e, alla fine del solito bel discorso di Walter, la gente, anzichè guadagnare l'uscita come si fa sempre alla fine di uno spettacolo, indugiava, restava lì, abbracciava idealmente il suo leader, lo coccolava con lo sguardo. Ho provato una grande tenerezza. Sono tutti segnali impercettibili di un'energia nuova che sta entrando nei cuori delle persone, che le persone aspettavano da tempo. Un'energia che parte da un uomo apparentemente delicato e fragile, perchè gentile e pacato nei toni, ma con una grande forza interiore e un grande amore per gli altri. Un uomo che mi fa venire in mente altri grandi del secolo scorso, che hanno visto laddove dove altri non vedevano ed hanno trasformato sogni apparentemente irrealizzabili in realtà. Penso a Roosevelt, che tirò fuori gli Stati Uniti dalla terribile recessione del '29 ed a Mandela che restituì dignità e parità di diritti alla maggioranza nera del Sudafrica senza un bagno di sangue e riconoscendo che il Sudafrica era anche la patria dei bianchi che vi erano nati. Dovessimo anche perdere le elezioni, nulla sarà come prima. Walter ci ha indicato una strada che prima non si vedeva perchè avvolta dalle nebbie del pessimismo e su quella strada, prima o poi, ci incammineremo.

lunedì 11 febbraio 2008

Amici del centro-destra votate per il PD!

Amici del centro-destra, avete visto che chi pretende di rappresentarvi non sa che pesci pigliare? Casini dentro. No, Casini fuori. Storace con noi. No, Storace da solo. Trovatemi un solo articolo di giornale, una sola dichiarazione televisiva o radiofonica di un esponente del centrodestra da cui si evinca che idea di Italia hanno. Quali provvedimenti concreti intendono prendere per migliorare la nostra condizione socio-economica. Sono così storditi dalla brama di potere e dalla paura di perdere le elezioni, sono così indaffarati a costruire alleanze per conquistare il potere costi quel che costi, che a cosa vogliono fare per noi non ci hanno neanche pensato. Capisco il senso di appartenenza, la fedeltà ideologica, ma anche voi dovete arrivare a fine mese. Il PD è l'unico partito in grado di mettere qualcosa nel vostro piatto, e Veltroni l'ha anticipato nel discorso di Spello, perchè grazie alla silenziosa ma efficace politica di risanamento di Prodi e Padoa Schioppa, persone forse non simpatiche ma certamente serie, oggi c'è un tesoretto che il PD userà per diminuire le tasse su salari e stipendi. Berlusconi e il suo presuntuoso Ministro delle Finanze Tremonti avevano lasciato le casse dello stato vuote e l'idea di poter avere in due anni a disposizione un tesoretto da redistribuire tra i ceti sociali meno abbienti era semplicemente impensabile. Tra le altre cose una sconfitta del centrodestra sarebbe salutare perchè costringerebbe la destra a rifondarsi e a farsi rappresentare da persone serie e non da affaristi alla Berlusconi che, quando gli faceva comodo, faceva il Presidente del Partito Socialista di Craxi e poi ha scoperto una improvvisa vocazione di destra (per carità, è successo ad altri, a Mussolini ad esempio, anch'egli all'origine socialista). Ve lo siete dimenticato? O forse non lo avete mai saputo a causa di una certa omertà informativa che perdura in Italia dal 2000 e copre come un tappeto tutta la polvere sgradevole che metterebbe in cattiva luce l'ex e forse, fra due mesi, di nuovo padrone d'Italia. Riflettete. Il PD è un partito che sicuramente rappresenta gli interessi oggettivi della maggioranza degli Italiani perchè delle riforme che farà beneficierà la maggioranza degli italiani, anche se alcune riforme, come le liberalizzazioni risulteranno indigeste a interi ceti che godono di assurdi privilegi corporativi medioevali. Perchè, allora, non votarlo?

domenica 10 febbraio 2008

Perchè vincere è possibile

I sondaggi dicono che la maggioranza degli Italiani è pronta a votare per Berlusconi. Ma perchè dovrebbe? Di tutte le cose che ha fatto Berlusconi al governo ha beneficiato solo una piccola parte di Italiani: essenzialmente lui, con le leggi ad personam (per non farsi condannare per falso in bilancio, ha cancellato la legge che sanzionava il reato), e alcune migliaia di evasori fiscali e speculatori edilizi, favoriti dai condoni e dalle sanatorie. Perchè allora Berlusconi ha conquistato tanti italiani a cui non ha dato niente ed ha tolto molto? Perchè li ha irretiti e ingannati con la potenza delle sue televisioni e del suo denaro. Oggettivamente la stragrande maggioranza degli italiani non ha alcun interesse a votare per Berlusconi e per il suoi famelico branco. Ha, invece, tutto l'interesse a votare per il PD che, presentandosi da solo, può realmente migliorare la condizone delle famiglie italiane, con realismo e senza demagogie ideologiche. Vincere dunque è possibile. Basta rivolgersi agli Italiani, come Walter sta facendo, e conquistare la loro fiducia. E come si fa a negare la fiducia ad uno come Walter Veltroni?

Una piccola idea per sostenere Veltroni

Ho appena finito di ascoltare su Internet il bellissimo discorso di Walter Veltroni, pronunciato sull'incantevole sfondo del paesaggio umbro. Le parole di Walter mi hanno commosso. Il suo sforzo di cambiare l'Italia, che è lo stesso di noi tutti cittadini che non ne vogliamo sapere di smettere di sperare, è assolutamente da sostenere. Abbiamo la possibilità concreta di recarci alle urne non nel clima di guerra e di diffidenza di quelle passate. E ciò potrà accadere per l'impostazione nuova che Veltroni sta dando alla campagna elettorale. Nel discorso di oggi non ha mai pronunciato il nome di Berlusconi, che per 14 anni ha imposto a tutti non le regole del gioco, ma il gioco stesso. Berlusconi quando ha visto che, per la prima volta, i suoi avversari non lo seguivano più sulla strada scelta da lui, quella della demonizzazione dell'avversario e dello scontro spesso incivile perchè basato sulle menzogne e sulle calunnie, ma sceglievano un'altra strada ha incominciato ad inseguirli. E' la prima volta da quando si è messo in politica che Berlusconi insegue l'avversario. Lancio qui una piccola idea. Facciamo sentire concretamente a Veltroni il nostro sostegno quando viene nelle nostre città. Facciamogli capire che rappresenta tutti noi, che di lui ci fidiamo. Facciamo dei cortei festosi con le nostre automobili e seguiamo il suo pulman a clacson spiegati per qualche kilometro. Vedrete l'effetto contagioso sugli elettori indecisi!

sabato 9 febbraio 2008

Matrimonio d'interesse

Pochi mesi fa Fini garantiva, come Presidente di Alleanza nazionale, che non avrebbe mai aderito al progetto di Berlusconi del Popolo della Libertà. Poi il promesso sposo recalcitrante ha scoperto che il coniuge rifiutato aveva una dote più cospicua del previsto (la possibilità improvvisa di riappropriarsi del potere grazie alla giravolta di Mastella e di mettere le mani sul tesoretto degli italiani che Prodi voleva redistribuire ai meno abbienti) ed ha repentinamente cambiato idea. Per interesse. Riusciranno i nostri ancora una volta a far credere agli Italiani che il loro è un matrimonio d'amore e che meritano la dote promessa (potere e tesoretto)? Non credo. Anche perchè si sono spesi troppo a dichiarare pubblicamente che non si piacevano fino a qualche giorno fa.

giovedì 7 febbraio 2008

Berlusconi nell'angolo

Dopo la riunione di oggi dei vertici del PD ho tirato un sospiro di sollievo. La decisione di Veltroni di correre da soli sia alla Camera che al Senato è stata mantenuta. Non sono stati espressi dissensi rispetto a questa linea. Vuol dire che Veltroni è più deciso che mai ad imporre il comportamento che il PD dovrà tenere in questo frangente. La decisione del PD crea problemi enormi a Berlusconi, il quale, per ricevere il minor danno possibile da essa dovrebbe far correre Forza Italia da sola. Ma se lo facesse gli ex alleati farebbero una campagna rabbiosa contro di lui rivelando chissa quali cose che solo loro sanno sul loro ex capo. Un'altra via d'uscita sarebbe farsi da parte e lasciare il posto a Fini. Ma questa ipotesi penso che non si sia neanche affacciata nella mente di Berlusconi. Il suo narcisismo smodato e il rancore che serba nei confronti dell'ingrato Fini per le picconate che ha dato fino a qualche giorno fa alla Casa delle Libertà non gli consentirebbero di fare un passo indietro. Eppoi, avete mai visto Berlusconi in seconda fila rispetto ai suoi interessati alleati-vassalli? Alla fine cercherà di limitare i danni infertegli dalla decisione del PD cercando di ridurre al minimo le formazioni della Casa delle Libertà. Così, tanto per dare agli Italiani un'immagine di vecchio anzichè di stantio.
il cannocchiale

martedì 5 febbraio 2008

Questione di voce

Ci sono cose che passano nell'anima sfuggendo al filtro della ragione e solo dopo che sono passate la ragione può riconoscerle. Le sensazioni provocate dalla voce ad esempio. Quella di Fini è funerea, tenebrosa. Fa venire in mente becchini e camposanti. Quella di Berlusconi è falsa, come il nero asfalto dei suoi pochi capelli. Fa venire in mente gli imbonitori che promettono miracoli. "Venghino, signori, venghino. Questa pomata è portentosa. Guarisce tutte le malattie. Proprio tutte, nessuna esclusa!". Quella di Casini è insignificante. Non evoca niente, perchè è un vacuo movimento dell'aria. Qualcuno ricorda qualcosa di significativo detto da Casini? Quella di Veltroni, invece, è forte, squillante, decisa, ma, soprattutto, carica di passione. Le 'voci' del centrodestra nascondono il tornaconto, personale o di parte. Sono intrise di falsità. Dalla voce di Veltroni, invece, trapela solidarietà, condivisione, senso del bene comune. E' limpida e cristallina come l'acqua di sorgente. Una bella differenza che, ne sono convinto, viene percepita dalla gente e lascia il segno.

lunedì 4 febbraio 2008

Attenzione alle trappole

Ci potrei scommettere un testicolo con la certezza assoluta di non perderlo. Se, con l'attuale porcata di legge elettorale dovesse vincere il PD, Berlusconi direbbe che la vittoria non è legittima perchè la legge presenta elementi di incostituzionalità. Ovviamente se vincesse lui la sua vittoria sarebbe invece limpida e rispecchierebbe la volontà popolare e bla, bla, bla. Perciò attenzione alle trappole. Leggo che il Governo vuole indire il referendum. Lo faccia, per l'amor di Dio (e di noi poveri Italiani). Sarebbe un colpo al fegato micidiale per Berlusconi e Fini. Fini resterebbe letteralmente senza parole. Potrebbe mai opporsi al suo referendum? Se lo facesse gli specchi, per la vergogna. si rifiuterebbero di riflettere la sua immagine. Dopo un po' la doccia fredda. Il referendum slitterebbe di un anno in caso di scioglimento delle Camere. Temo che voteremo con la porcata.

Perchè la Casa delle Libertà è debole

Ci sono tre elementi che indeboliranno fortemente la Casa delle Libertà.
1. Se il PD si presenta da solo le polveri dell'arma dell'anticomunismo usata efficacemente da Berlusconi nelle passate elezioni risulteranno bagnate.
2. Le numerose formazioni che si accalcheranno nella pur ampia Casa delle Libertà, per essere visibili, saranno costrette da subito ad evidenziare le rispettive differenze, il che rafforzerà ulteriormente l'immagine di frammentarietà che il loro numero elevato già offre. La rissa o comunque la competitività che prevedo smentirà la promessa fatta da Berlusconi di poter offrire all'Italia un governo forte e stabile.
3. Il PD, al contrario, potrà giocare un asso vincente: la presentazione della lista dei ministri già durante la campagna elettorale, non dovendo patteggiare con i vari Bertinotti, Diliberto e Mastella.

Il Partito Democratico può vincere e bisogna crederci

Il Partito Democratico è un partito che guarda a sinistra e si fa carico dei problemi dei meno abbienti ma è, allo stesso tempo, moderato cioè sensibile verso le esigenze dei ceti medi, imprenditoriali e professionali. Per queste caratteristiche il bacino potenziale degli elettori del PD è vastissimo e potrebbe fargli ottenere la vittoria alle elezioni. Il PD può pescare elettori a destra ma la Casa delle Libertà difficilmente può pescare elettori a sinistra. La campagna elettorale deve essere come un fiume in piena che erode consensi su entrambe le rive. Bisogna crederci e mi pare, il chè è molto confortante, che Veltroni ci creda, a differenza di Rutelli che, nel 2000, quando parlava aveva la sconfitta negli occhi.

sabato 2 febbraio 2008

I pilastri su cui appoggiare la vittoria

Eccoli.
1. Il PD è la vera ed unica novità politica italiana, nata da una partecipazione senza precedenti della gente attraverso le primarie.
2. La Casa delle Libertà è un rissoso condominio dove abitano persone con idee molto diverse dell'Italia, che vanno dai post fascisti di Storace ai secessionisti di Bossi.
3. I leader sono gli stessi degli ultimi 15 anni: Berlusconi più liftato che mai, Bossi vecchio ed ammalato, Casini incanutito, Fini eterno delfino. Se questo è il rinnovamento della politica!
4. La Casa delle Libertà vuole andare di corsa alle elezioni solo per riconquistare il potere e non per il bene degli elettori di cui chiedono il voto. Come si spiega altrimenti la resurrezione di una formazione poltica definita pochi giorni fa 'ectoplasma' dai suoi stessi fondatori e la sua riscoperta da parte di personaggi che avevano appena dichiarato che non esisteva più e che bisognava costruire un'alternativa ad essa ?
Io penso che con questi pochi e chiari argomenti si può convincere anche il più riluttante elettore a votare per il PD il quale ha tutte le carte in regola per risultare il vincitore morale delle prossime elezioni politiche se non addirittura il vincitore materiale. Gli elettori sono imprevedibili e potrebbero riservare grandi sorprese.

venerdì 1 febbraio 2008

Finalmente posso dire: "Bravo D'Alema!"

Fa bene D'Alema a chiedere che prima delle elezioni venga fatto il referendum. Attenzione! Per fare il referendum non c'è bisogno di nessuna grande coalizione nè del consenso di nessun partito. Il Referendum deve essere fatto perchè lo vogliono 800 mila Italiani e perchè la Corte Costituzionale ha deliberato che va fatto. Il Governo in carica per gli affari correnti, cioè Prodi, può, anzi deve, senza dover chiedere il permesso a nessuno, indire, in successione, il referendum e le elezioni: il primo ad aprile, le seconde a giugno. Il referendum, oltre ad essere un diritto che non può essere scippato a i cittadini, può riaprire i giochi e rendere le prossime elezioni una vera competizione e non, come è adesso, una vittoria certa per uno dei due contendenti. Fini, sostenitore acceso del referendum, non può che esserne soddisfatto.