venerdì 7 marzo 2008

Walter ci condurrà alla vittoria!

Sto seguendo su Nessuno.tv, su Internet, tutta la campagna di Veltroni. Non ho mai visto piazze e teatri così affollati, piene di giovani e di entusiasmo alle stelle! Veltroni sta interpretando alla grande gli umori dell'Italia migliore, quella che studia, lavora e produce. Sta trasmettendo nella gente la grande novità costituita dal PD nell'asfittico panorama politico italiano, in cui sessantenni raffinati e colti che hanno occupato il comodo scranno di Presidenti della Camera discettano di lotta di classe, quando alla lotta di classe non ci credono neanche quelli che dovrebbero farla. La campagna di Veltroni ha tutte le caratteristiche di un grande fenomeno di costume. La stampa estera se ne è accorta e incomincia a parlarne. Solo la stampa italiana, provinciale, gretta e soggezionata dal padrone d'Italia Berlusconi, non pone l'accento dovuto sull'importanza della campagna di Veltroni. Di discorso in discorso Walter è diventato sempre più appassionato, brillante ed ironico. E' tranquillo, sicuro che la vittoria è possibile e trasmette alla gente questa serenità. La gente lo ascolta con attenzione e divertimento. Negli occhi delle persone brilla la luce della speranza e della fiducia, della consapevolezza che 'si può fare'. Molti fini analisti non hanno capito cosa rappresenta il PD in Italia. Vi porto il mio esempio. Ai tempi dei due grandi partiti di massa, che erano la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano, io non avrei mai militato nè nell'uno nè nell'altro, perchè erano troppo ideologizzati, erano due 'chiese' politiche, anche se di colore diverso, lontanissime dal mio sentire. Sono credente ma non tollero che le gerarchie ecclesiastiche dettino l'agenda della politica. Sono di sinistra ma anticomunista, perchè ho visto con i miei occhi lo scempio di libertà e di dignita perpretato dai regimi comunisti nei cosiddetti paesi dell'est (Bertinotti c'è mai stato nelle Germania Est quando c'era ancora il muro?). Quando si è incominciato a parlare di Partito Democratico, come casa di tutti i riformisti italiani, laici e cattolici, che superasse gli steccati e unisse, anzichè dividere, ho subito pensato: 'Questo è il mio partito!'. Si è perso troppo tempo per realizzare questo partito. Erano anni che lo aspettavo. E sono sicuro che come me la pensano moltissimi Italiani. Ecco perchè il Partito Democratico sta incontrando tanti consensi. Ed anche se non vincerà queste elezioni vincerà quelle successive, che si terranno dopo poco tempo, perchè il caravanserraglio di Berlusconi, pericolosamente squilibrato a destra dopo l'uscita dell'UDC, sarà assolutamente incapace di governare l'Italia, in un periodo difficilissimo di crisi economica come quello attuale.

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